Come stanno i turisti italiani in Israele dopo l'attacco di Hamas: le info trapelate e quando rientreranno
Sono centinaia gli italiani in Israele: al momento non si segnalano criticità per turisti e pellegrini partiti dal nostro Paese. Quando faranno ritorno
Sono ore di apprensione per pellegrini e turisti italiani in Israele, dopo l’attacco di Hamas che ha causato almeno 250 morti e la controffensiva degli israeliani che ha coinvolto anche l’aeronautica, causando almeno 232 morti. Ma non solo: gli italiani che vivono stabilmente nel Paese mediorientale sono circa 18mila.
- Farnesina al lavoro per i turisti italiani in Israele
- Le raccomandazioni della Farnesina
- Rientrano 50 pellegrini dalla Liguria
- Il gruppo di Varese
Farnesina al lavoro per i turisti italiani in Israele
Sono attualmente circa 250 italiani gli italiani in Israele per turismo. Sono partiti in viaggi individuali o con comitive di decine di persone organizzate dalle parrocchie per il pellegrinaggio in Terra Santa.
La Farnesina si è immediatamente attivata per contattare tutti i connazionali.
Fumo dopo il lancio dei razzi di Hamas su obiettivi Israeliani.
“La nostra unità di crisi, l’Ambasciata italiana a Tel Aviv ed il consolato d’Italia a Gerusalemme stanno seguendo minuto per minuto l’evolversi della situazione e stanno invitando alla prudenza tutti i cittadini italiani che sono lì”, ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Quelli che vivono in Israele, alcuni dei quali hanno il doppio passaporto, sanno quello che devono fare e ci siamo concentrati soprattutto su quelli che non vivono in Israele. Tutti quanti hanno ricevuto dei messaggi”, ha aggiunto.
Si teme che l’organizzazione guidata da Mohammad Deif, detto ‘il fantasma di Gaza’, possa dare vita a ulteriori attacchi.
Le raccomandazioni della Farnesina
La Farnesina invita i connazionali presenti nel Paese a segnalare eventuali emergenze o difficoltà all’Ambasciata italiana a Tel Aviv (tel. +972 54 8803940), al Consolato Generale a Gerusalemme (tel. +972 505 327166; +972547688399) e all’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (tel: +39 0636225).
Tutti i connazionali presenti in Israele sono inoltre invitati a scaricare ed attivare l’app “Unità di Crisi”.
Rientrano 50 pellegrini dalla Liguria
Fra chi si trova attualmente a Gerusalemme c’è un gruppo di una cinquantina di pellegrini liguri della diocesi di Albenga-Imperia.
Oggi avrebbero dovuto effettuare un’escursione in Palestina, ma è stata annullata.
La familiare di una viaggiatrice, raggiunta da Repubblica, ha detto che il gruppo sta bene e che dovrebbe rientrare in Italia nella giornata di domenica 8 ottobre.
“Dovrebbero riuscire a ripartire domani in aereo per tornare in Italia – ha dichiarato al quotidiano la madre di una pellegrina”.
“Speriamo che vada tutto bene. Per quanto ne sappiamo ora si trovano in Hotel a Gerusalemme, nei pressi del parlamento israeliano”, ha aggiunto.
Il gruppo di Varese
Fra i turisti italiani in Israele c’è anche un gruppo di pellegrini di Varese, partiti con l’agenzia di viaggi Morandi Tour, come scrive Malpensa24.
La titolare, Stefania Morandi, ha dato rassicurazioni tramite un video su Facebook: “Stiamo tutti bene”.
Sabato 6 ottobre, mentre Hamas attaccava obiettivi israeliani, il gruppo si trovava a Tel Aviv. Domenica, al momento dell’attacco, il gruppo si trovava nella fortezza di Masàda, nella Giudea sud-orientale.