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Colpita cosca Piromalli in un'operazione contro la 'ndrangheta: 49 arrestati, ci sono un prete e un finanziere

Operazione anti 'ndrangheta a Gioia Tauro contro la cosca Piromalli e la cosca Molè: tra i 49 arrestati ci sono anche un finanziere e un prete

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Duro colpo inferto alla ‘ndrangheta. Nella mattinata di giovedì 9 marzo ha preso il via un’operazione dei carabinieri contro la cosca Piromalli e la cosca Molè, attive a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. Tra i 49 arrestati c’è anche un prete.

L’operazione Hybris contro la cosca Piromalli e la cosca Molè

L’operazione è denominata Hybris ed è coordinata dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e dal sostituto della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio Calabria, Paola D’Ambrosio.

Riguarda le cosche Piromalli e Molè di Gioia Tauro, due dei gruppi storici della ‘ndrangheta.

ndrangheta cosca piromalliFonte foto: Tuttocittà.it
Gioia Tauro, il cuore dell’operazione Hybris in provincia di Reggio Calabria: è in quella zona che sono attive le cosche Piromalli e Molè, storiche famiglie di ‘ndrangheta

Hybris ha permesso di ricostruire gli assetti funzionali delle due cosche accertandone la supremazia nel narcotraffico internazionale e il controllo delle attività illecite in tutta la piana di Gioia Tauro.

Quante sono le persone arrestate e quali sono i reati contestati

Gli indagati, complessivamente, sono 59.

Le persone arrestate sono 49: per 34 di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, le restanti 15 sono invece finite ai domiciliari.

I reati contestati vanno dall’associazione mafiosa al traffico internazionale di droga e alle estorsioni.

Arrestati anche un prete e un finanziere

Tra le persone finite ai domiciliari, come riferito dall’Ansa, ci sono anche un finanziere di 49 anni e un prete.

Il primo è accusato, insieme alla moglie, di aver rivelato a Cosimo Romagnosi, ritenuto esponente della cosca Piromalli, l’esistenza di un’indagine a suo carico.

Il parroco, invece, è accusato di aver attestato “falsamente, in certificati destinati a essere prodotti all’autorità giudiziaria, qualità personali, rapporti di lavori in essere o da instaurare relativi a un soggetto imputato che avrebbe in tal modo dovuto beneficiare dell’affidamento in prova”.

Nell’ottobre 2022, un’altra operazione antidroga in tutta Italia (con al centro il porto di Gioia Tauro) aveva portato all’arresto di 36 persone e al sequestro di 800 milioni di euro.

cosca-piromalli Fonte foto: US Carabinieri
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