Colpi di mitra contro peschereccio italiano Orizzonte in acque internazionali: spari da una motovedetta libica
Colpi di mitra contro un peschereccio italiano in acque internazionali: la denuncia degli Armatori siciliani, "sono stati i libici"
Spari in mare aperto. Martedì 18 luglio il peschereccio Orizzonte, della marineria di Siracusa, è stato “attaccato in acque internazionali” da “una motovedetta libica” che ha “esploso contro numerosi colpi di mitra”. Lo rende noto il presidente della Federazione armatori siciliani, Fabio Micalizzi. Il peschereccio è rientrato a Siracusa la sera del 19 luglio.
- Il racconto dell'attacco
- L'accusa ai libici
- Peschereccio raggiunto da una nave della Difesa italiana
- Il precedente nel Canale di Sicilia
Il racconto dell’attacco
L’armatore siciliano Nino Moscuzza ha lanciato un appello alla Federazione armatori siciliani per chiedere aiuto e attenzione da parte delle autorità italiane in seguito a un presunto attacco subito dal suo peschereccio in acque internazionali.
Ad affermarlo è Fabio Micalizzi, presidente della stessa Federazione, attraverso una nota: “Equipaggio e comandante sono stati miracolosamente in grado di mettersi in salvo, ma l’imbarcazione ha subito numerosi colpi di mitra che l’hanno resa ingovernabile. In questo momento critico, è fondamentale fornire un intervento tempestivo e adeguato per salvare il peschereccio e assicurare la sicurezza di tutti i membri dell’equipaggio”.
L’accusa ai libici
“Stiamo lavorando senza sosta per richiedere aiuto e supporto alle autorità italiane. Ci riserviamo il diritto di denunciare le autorità libiche e i membri dell’equipaggio della motovedetta, che pare essere stata donata dall’Italia, per questo gravissimo attacco”, prosegue la nota.
E ancora: “Questo atto di violenza senza precedenti ha scosso profondamente la comunità marittima siciliana richiede una risposta decisa e immediata da parte delle istituzioni italiane e internazionali. Il sostegno e la solidarietà di tutta la comunità sono essenziali per aiutare Nino Moscuzza e l’equipaggio del peschereccio in questa situazione critica”.
Nella nota della Federazione, inoltre, “si prega chiunque disponga di informazioni o testimonianze riguardanti questo incidente di contattare immediatamente le autorità competenti. La cooperazione tra tutte le parti coinvolte è fondamentale per garantire la sicurezza e la giustizia in questa delicata vicenda. La Federazione armatori siciliani si impegna a sostenere Nino Moscuzza e a fornire tutto il necessario per ottenere la giustizia e il recupero dell’imbarcazione danneggiata”.
Peschereccio raggiunto da una nave della Difesa italiana
Nella tarda mattinata di martedì 18 luglio, l’Ansa ha reso noto che una nave della Difesa italiana è giunta nella zona del peschereccio Orizzonte per prestare assistenza.
Nella serata di mercoledì 19 luglio è rientrato a Siracusa.
Il precedente nel Canale di Sicilia
La vicenda ricorda quella avvenuta a inizio giugno 2022, quando due pescherecci italiani furono bersagliati da una motovedetta libica.
Allora fu provvidenziale l’intervento della nave Grecale.