Le regioni cambiano colore: chi passa in rosso e arancione
L'Italia diventa più arancione, una regione entra in zona rossa. Tutti i cambi di colore a partire da lunedì
Cambiano i colori delle regioni: come ogni venerdì, a seguito del monitoraggio sui dati Covid emergono le nuove fasce di rischio per i singoli territori. Il ministro Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza e le regioni cambieranno colore lunedì 8 marzo. La Campania entra in zona rossa, la Lombardia rimane in fascia arancione scuro, il Friuli Venezia Giulia e Veneto passano in arancione. Ne dà notizia l’Ansa.
Zona rossa, chi cambia colore
La regione Campania passa in zona rossa, come ha annunciato il governatore Vincenzo De Luca in diretta su Facebook: “Siamo in zona rossa. Siamo arrivati lì dove era chiaro che arrivassimo. Da oltre una settimana in Campania registriamo oltre 2500 contagi al giorno”.
Con l’ingresso della Campania sono tre le regioni in zona rossa. Le altre due sono Molise e Basilicata.
Le regioni ufficialmente in arancione
La Lombardia resta in zona arancione rafforzato, come ha annunciato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Arancione rafforzato anche per metà del Piemonte.
Passa in arancione il Veneto, lo ha detto lo stesso governatore Luca Zaia: entreranno dunque in vigore nuove regole e misure più restrittive per arginare la diffusione del coronavirus.
Da lunedì anche il Friuli Venezia Giulia sarà in zona arancione, lo ha annunciato il governatore Massimiliano Fedriga dato il “repentino e vistoso aumento dei contagi nel nostro territorio”.
Oltre all’Emilia Romagna, resta in arancio anche l’Abruzzo. Zona arancione nelle Marche, province autonome di Bolzano e Trento, Toscana e Umbria.
Quali regioni rimangono zona gialla
Sei le regioni in zona gialla: Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle Aosta. La Sardegna vede confermata la zona bianca.
Covid, i dati dell’ultimo monitoraggio
Il nuovo monitoraggio sui dati Covid che definisce il colore di molte regioni registra una crescita dell’Rt in Italia e passa dallo 0,99 della scorsa settimana all’1,06 (la soglia dell’1 non si superava da 7 settimane). Un aumento dovuto sostanzialmente alle varianti, più contagiose del ceppo originario. Da lunedì 8 marzo scatteranno quindi le nuove zone: quattro regioni verso l’arancione, due rischiano il rosso.
“Netta accelerazione dell’epidemia” con una incidenza nazionale che sfiora i 200 (194,87 per 100.000 abitanti) e con una previsione di ulteriore peggioramento: nei prossimi giorni potrebbe raggiungere quota 250.È quanto emerge dall’ultimo report sull’andamento dell’epidemia relativo al periodo dal 22 al 28 febbraio.
L’Rt medio nazionale ha raggiunto quota 1,06, di nuovo superiore a 1 dopo sette settimane: sette giorni fa il valore era a 0,99.
Forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 41.833 contro i 31.378 della settimana precedente.
Scendono poi:
- la percentuale dei casi rilevati attraverso il tracciamento dei contatti (28,8% rispetto al 29,4%);
- la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35,2% contro il 36,1% della settimana precedente).
In aumento invece:
- il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale (26% contro il 24% della scorsa settimana);
- il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in risalita da 2.146 della settimana scorsa a 2.327 (il dato è riferito al 2 marzo);
- il numero di persone ricoverate in aree mediche, passando da 18.295 (23 febbraio) a 19.570 (2 marzo).