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Nuovo farmaco colesterolo approvato dall'Aifa: ne dimezza i livelli, come funziona e per chi è indicato

La terapia è legata alla nuova classe di farmaci Rna ed è capace di aumentare la capacità del fegato di assorbire il colesterolo "cattivo"

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Importante novità in ambito medico nella lotta al colesterolo “cattivo”, conosciuto anche come Ldl (Lipoproteine a bassa densità). L’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di un nuova terapia capace di dimezzare i livelli in modo efficace nei pazienti affetti da ipercolesterolemia grave. Il principio attivo è denominato inclisiran e la somministrazione avviene a livello sottocutaneo.

I rischi del colesterolo in eccesso

Gli studi scientifici che evidenziano la correlazione diretta tra Ldl nel sangue e la malattia cardiovascolare aterosclerotica sono ormai oggi numerosi. È la patologia vascolare più diffusa al mondo responsabile di ictus, infarti e altri eventi coronarici.

Il colesterolo “cattivo”, aderendo alle pareti interne delle arterie, porta a un accumulo di depositi di grasso e rende più complicato il passaggio del sangue.

colesterolo cattivo nuovo farmacoFonte foto: 123RF
Un esempio di arteria ostruita 

Talvolta i pazienti non presentano una sintomatologia specifica e di conseguenza restano inconsapevoli del rischio di sviluppare la pericolosa condizione nel loro organismo.

Ogni anno in Italia muoiono circa 225mila persone a causa delle malattie cardiovascolari: di queste, poco meno di 50mila sarebbero imputabili proprio al mancato controllo dei livelli di colesterolo.

La svolta del nuovo farmaco

Rientrando nella classe degli agenti terapeutici Rnai (Rna interference), ossia quelli che silenziano gli Rna messaggeri (mRna), il nuovo farmaco rappresenta una svolta nella prevenzione alle malattie causate dalle Lipoproteine a bassa densità.

Si tratta infatti della prima terapia a base di small-interfering Rna (si Rna): agisce aumentando la capacità del fegato di assorbire il colesterolo “cattivo”.

Secondo Furio Covilicchi, presidente dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco), si è giunti a un’innovazione terapeutica con il potenziale “per superare le attuali sfide all’aderenza e persistenza alla terapia”.

A detta di Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della Società italiana di cardiologia (Sic), “questa molecola è capostipite di una nuova classe di farmaci altamente innovativi che mirano direttamente alla radice della malattia aterosclerotica piuttosto che ai suoi sintomi”.

Come funziona

Entrando nel dettaglio il piccolo Rna interferente (si Rna) agisce nel fegato riducendo i livelli di una proteina chiamata Pcsk9, la quale è coinvolta nel metabolismo del colesterolo.

Tale meccanismo aumenta la capacità dell’organo di assorbire le Ldl e porta conseguentemente a dimezzarne i livelli.

Come detto, la somministrazione del principio attivo avviene per via sottocutanea. Dopo la prima iniezione, quella successiva deve avvenire a distanza di 3 mesi e in seguito ogni 6 mesi.

La terapia farmacologica inclisaran è prescrivibile dallo specialista e la sua somministrazione viene effettuata da un operatore sanitario.

Per chi è indicato

In Italia il nuovo farmaco è indicato, in aggiunta alla dieta, in associazione a una statina o una statina con altre terapie ipolipemizzanti orali in tutti quei pazienti che non sono in grado di raggiungere gli obiettivi per le Ldl con la dose massima tollerata di una statina.

In alternativa è valido anche in monoterapia o in associazione ad altre terapie ipolipemizzanti in pazienti intolleranti alle statine, o per i quali una statina è invece controindicata.

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