Codacons contro Amadeus per lo show sul Nove: chiesta indagine su "Chissà chi è" simile a "I soliti ignoti"
Il nuovo programma che Amadeus condurrà sul Nove ha già scatenato polemiche, portando il Codacons a chiedere un’indagine alla Corte dei Conti
Il nuovo programma che Amadeus condurrà sul Nove a partire dal 22 settembre ha già scatenato polemiche, portando il Codacons a chiedere un’indagine alla Corte dei Conti. L’associazione dei consumatori ritiene che il format del nuovo show, intitolato “Chissà chi c’è”, sia troppo simile a quello che Amadeus conduceva in Rai, “I soliti ignoti”, sollevando dubbi sulla legittimità del trasferimento del format su una rete privata.
Il programma di Amadeus sul Nove è un caso
Come riporta il Giornale, il Codacons aveva già espresso preoccupazioni mesi fa, sottolineando che il format originario della Rai possiede un carattere unico che dovrebbe essere protetto.
Ora, con l’imminente debutto dello show sul Nove, l’associazione ha intensificato la sua azione, sollecitando un’indagine per possibili danni erariali.
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi
La preoccupazione principale riguarda il fatto che la Rai potrebbe aver perso un programma di successo, che garantiva importanti introiti pubblicitari, a favore di una rete privata.
Il video della discordia
L’attenzione si è ulteriormente accentuata dopo la pubblicazione di un video in cui Amadeus, rivolgendosi ai suoi fan, descrive il nuovo show come “un gioco divertente che ho condotto per tanti anni“, invitando i telespettatori a indovinare i mestieri di otto identità e a scoprire chi di loro è parente del “parente misterioso”.
Secondo il Codacons, la somiglianza con “I soliti ignoti” è evidente, tanto che Discovery Italia ha confermato la presenza del “parente misterioso” anche nel nuovo programma, alimentando ulteriormente i sospetti.
Il Codacons chiede un’indagine
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha dichiarato: “Vogliamo capire se sia legittimo che un conduttore porti con sé su un’altra rete televisiva un format di cui la Rai sembrerebbe detenere i diritti dal 1991, quando il quiz fu ideato da Gianni Ippoliti“.
Rienzi ha aggiunto che il passaggio di un format così popolare da una rete pubblica a una privata potrebbe danneggiare sia i cittadini, privandoli di un programma molto seguito, sia la Rai, che subirebbe una perdita economica significativa.
A fine maggio il Codacons aveva lanciato una frecciata ad Amadeus, chiedendo al nuovo conduttore di Sanremo, Carlo Conti, di scegliere i cantanti in base al talento e non al numero di follower, come avrebbe fatto il predecessore.