"Ci sono dati su un attacco nucleare preventivo della Russia": il nuovo allarme dall'Ucraina
Secondo quanto rivelato da un militare ucraino, ci sarebbero dati su un attacco nucleare e con armi chimiche della Russia sull'Ucraina
La guerra tra Russia e Ucraina si arricchisce di un nuovo allarme. A lanciarlo è Volodymyr, militare ucraino di stanza a Irpin e Bucha, dove ha ricevuto una medaglia al valore per la liberazione dei due paesi dall’invasione nemica. In procinto di partire verso l’epicentro dello scontro, in Donbass, Volodymyr ha parlato all’agenzia di stampa ‘Adnkronos’ di un possibile attacco nucleare e con armi chimiche russo.
Lo stesso militare ucraino ha anche confidato di non credere che la guerra tra Russia e Ucraina sia vicina alla conclusione.
Possibile attacco nucleare russo: il nuovo allarme
Il militare ucraino Volodymyr ha dichiarato: “Tra le truppe c’è la sensazione che questa guerra non finirà ‘domani’“-
Poi ha aggiunto: “Abbiamo informazioni che danno per certo che i russi stiano preparando un attacco nucleare e con armi chimiche ‘preventivo’ sull’Ucraina. La sensazione, quindi, è che la guerra sia lontana dall’avere un termine”.
Guerra con la Russia: com’è l’umore delle truppe ucraine
All’agenzia ‘Adnkronos’, Volodymyr ha anche parlato dell’umore delle truppe ucraine: “Sono convinto che vinceremo. Siamo molto determinati, gliele suoneremo”.
Il militare ha poi detto: “C’è ancora più determinazione e unione tra di noi”.
Ancora Volodymyr, soldato artificiere, 36enne originario di Irpin: “Se prima avevi ancora qualche dubbio se sparare o non sparare, adesso, soprattutto dopo Bucha, non ci sono più remore nell’uccidere il nemico, cioè qualcuno che è capace di fare questo”.
Carcasse di auto e rottami lungo il tragitto della strada tra Irpin a Bucha, in Ucraina, dopo gli attacchi russi.
Il racconto delle “immagini terrificanti” di Bucha
Il militare ucraino Volodymyr ha raccontato quanto visto a Bucha: “Sono stato uno dei primi militari a entrare in città quando è stata liberata, perché era necessario controllare il territorio e disinnescare eventuali mine lasciate dai russi. Le immagini terrificanti che sono state viste da tutto il mondo erano lì, davanti ai miei occhi”.
Il racconto di Volodymyr: “C’erano morti, uomini, donne e bambini con le mani legate, una donna in bici con un proiettile sul petto, una donna impiccata”.
Il militare ucraino ha rivelato: “Non ho dormito per giorni, perché è stato veramente un colpo psicologico”.
La chiosa finale di Volodymyr: “Anche ora, quando ci ripenso, mi risale l’angoscia”.