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Chouial Yassine arrestato in metropolitana a Milano per terrorismo: chi è e quando sarà estradato in Algeria

Chi è il terrorista Chouial Yassine arrivato dall'Algeria e arrestato in metropolitana a Milano: cosa diceva sull'Italia (e quando sarà rimpatriato)

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“Mi piace l’Italia”. Queste le parole di Chouial Yassine, ricercato in Algeria per terrorismo e arrestato nella metropolitana a Milano il 29 agosto scorso nella stazione di Cadorna. La notizia è diventata di dominio pubblico solamente giovedì 9 novembre. Il 37enne sarà estradato mercoledì 22 novembre: cosa sappiamo sui suoi legami con l’Isis.

L’arresto

Secondo gli atti della Corte d’Appello di Milano citati dall’Ansa, Chouial Yassine è stato arrestato dalla polizia poco dopo le 22 del 29 agosto nella stazione della metropolitana di Cadorna, nell’ambito dei controlli della Polizia ferroviaria (Polfer) contro i reati predatori.

L’uomo avrebbe tentato di “eludere il controllo“, prima “accelerando il passo” e poi, alla richiesta di documenti, avrebbe “spintonato” gli agenti, che l’avrebbero bloccato “con non poca fatica“.

polizia metropolitana milanoFonte foto: IPA

Chi è Chouial Yassine

Nel 2015 avrebbe lasciato l’Algeria per andare a “combattere” in Siria per l’Isis, di cui era “un appartenente“: avrebbe avuto anche “contatti su Telegram con altri membri”.

Da allora su Chouial Yassine pendeva un mandato di cattura internazionale algerino per associazione terroristica.

Il 37enne, che parla italiano, avrebbe dichiarato – nell’udienza del procedimento per l’estradizione – che “mi piace l’Italia, ci vivo da un anno“.

Inoltre, si sarebbe qualificato come “ambulante di ricariche telefoniche“.

Senza fissa dimora né documenti, dormiva in una “moschea in zona Lampugnano” a Milano.

Da quanto era in Italia e quando sarà estradato in Algeria

Il procedimento per l’estradizione, come risulta dagli atti, è iniziato nelle scorse settimane davanti ai giudici milanesi, dopo l’identificazione dell’arrestato il primo settembre.

Nel corso del procedimento, in assenza degli atti richiesti all’Algeria entro il termine di 40 giorni, Yassine era stato anche scarcerato e messo nel centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli a Milano.

Successivamente, dopo l’arrivo delle carte algerine, è stata ripristinata la misura della custodia in carcere.

Dopodiché è arrivato l’ok all’estradizione da parte dei giudici, come richiesto anche dal Ministero della Giustizia e dalla Procura generale milanese.

L’estradizione sarà eseguita, si legge negli atti, il 22 novembre.

metropolitana-terrorismo-algeria-milano Fonte foto: IPA
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