,,

Chiesto stato di calamità per la grandine su Langhe e Monferrato: danni enormi, chicchi come palle da tennis

Una grandinata di grossa intensità ha colpito il Cuneese, l'Astigiano, il Torinese e l'Alessandrino: chiesto lo stato di calamità, la situazione

Pubblicato:

Nel pomeriggio di venerdì 7 luglio una vasta grandinata ha interessato le zone tra il Cuneese, l’Astigiano, il Torinese e l’Alessandrino, con inevitabili danni all’agricoltura. Le aree maggiormente colpite sono quelle delle Langhe, del Monferrato e del Roero. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa parlano di “segnalazioni di chicchi grandi come palline da tennis” e per questo motivo Cirio dichiara di aver chiesto lo stato di calamità.

Grandine su Langhe e Monferrato, le zone colpite

Come detto in apertura, una grandinata straordinaria ha colpito le Langhe e il Monferrato in Piemonte e per questo motivo le istituzioni locali, nelle persone del presidente della Regione e l’assessore alla cultura, hanno chiesto lo stato di calamità.

La decisione arriva non solo alla luce dell’entità del fenomeno meteorologico che ha colpito le province di Cuneo, Asti, Torino e Alessandria, bensì una volta accertati i danni ingenti alle coltivazioni da parte di Coldiretti e Arpa.

 

Nel Torinese i comuni maggiormente interessati dal fenomeno sono SantenaPoirino, Trofarello e Pralormo; nell’Astigiano, invece, si parla di Cisterna d’Asti, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, Serole e Roccaverano.

In provincia di Cuneo, i centri sui quali si è abbattuta la grandinata sono Montà, Santo Stefano Roero, Moltaldo Roero, Canale, Castellinando d’Alba, Priocca, Vezza d’Alba, Castagnito, Guarene, Piobesi d’Alba, Corneliano d’Alba, Barbaresco, Neive, Alba, Treiso, Mango, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Trezzo Tinella, Castino, Cortemilia.

In provincia di Alessandria, infine, il centro maggiormente interessato dal fenomeno è Spigno Monferrato.

Recentemente un fenomeno simile ha colpito le province di Milano e Varese.

I chicchi di grandine “grandi come palline da tennis”

Emblematico è un video diffuso da ‘Meteo & Radar Italia’ in cui un residente mostra la grandezza dei chicchi di grandine piovuti a Cortemilia, ancora solidi ben tre ore dopo l’episodio atmosferico.

Ancora, la pagina Facebook del Centro Meteo Piemonte ha pubblicato un’immagine arrivata da Perletto, in provincia di Cuneo, in cui viene specificato che ogni chicco arriva a misurare fino a 8 centimenti di diametro.

La Regione chiede lo stato di calamità

“Gli agricoltori dovranno essere risarciti”, ha precisato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio come riportato da ‘Corriere della sera’.

Per la giornata di venerdì 7 luglio sono in programma sopralluoghi da parte dei funzionari dell’assessorato regionale dell’agricoltura.

Preoccupante il bilancio riportato da Cirio nella serata di giovedì 6 luglio: “Le violentissime precipitazioni hanno provocato danni gravi all’agricoltura, ma anche ai beni, come dimostrano i vetri rotti delle auto parcheggiate in strada”.

Nelle stesse ore, Cirio ha riferito al ‘Corriere della sera’: “Abbiamo già attivato tutte le procedure per la richiesta dello stato di calamità perché i danni sono enormi e gli agricoltori dovranno essere risarciti”.

I danni nelle colture

Da Pralormo, per esempio, gli agricoltori segnalazno danni fino all’80% nei noccioleti.

Nel Torinese, tra Trofarello, Santena e Poirino, gravi sono i danni causati dalla grandinata alle coltivazioni di zucchinezucche, dunque alle coltivazioni di orticole che non richiedono protezione di reti o coltivazione in serra.

stato-di-calamita-piemonte-grandine-palline-da-tennis Fonte foto: Facebook Centro Meteo Piemonte CMP
,,,,,,,,