Chiesa incendiata a Parabiago vicino Milano: il rogo è partito dal presepe, danneggiato un organo del Seicento
Incendio doloso nella chiesa di Villastanza, frazione di Parabiago: denunciato un italiano figlio di magrebini. Avrebbe appiccato il fuoco al presepe
Incendio a Parabiago, alle porte di Milano: le fiamme hanno aggredito una chiesa della frazione Villastanza. Secondo le indagini, il rogo sarebbe partito dal presepe. Un giovane è stato denunciato.
Chiesa incendiata a Parabiago
Sono gravi i danni riportati dalla chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta di Villastanza.
L’allarme è stato dato da alcuni testimoni che hanno notato del fumo uscire dal portone principale. Dopo l’innesco nel presepe, le fiamme si sono propagate alle pareti lignee.
Il posto è stato così raggiunto dai vigili del fuoco e dalla polizia locale. E proprio gli agenti hanno fermato e identificato un giovane di origine nordafricana.
Denunciato un giovane
Un ragazzo italiano di 30 anni, figlio di magrebini, è stato visto scappare per le vie della frazione.
Gli agenti della polizia locale l’hanno bloccato mentre vagava in stato confusionale con un bastone in mano, come riportato dal TGR Lombardia.
Legnano News scrive che il ragazzo sarebbe stato visto urlare in piazza. Poi, come racconta un residente, “è entrato in un bar a bere il caffè”.
Il ragazzo, che avrebbe anche colpito l’organo con colpi di martello, è stato denunciato e potrebbe venire sottoposto ad accertamenti psichiatrici.
L’amarezza del sindaco
Il posto è stato raggiunto anche dal sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi. Il suo commento, amareggiato, è stato raccolto dai microfoni della Rai.
“È un attacco alle nostre tradizioni, alla nostra religione e alla nostra cultura”, ha detto il primo cittadino.
“L’incendio ha causato ingenti danni all’organo del Seicento e a tutta la chiesa che ora rischia di non poter essere a disposizione dei fedeli di Villastanza a pochi giorni dal Natale”.
Ora è il momento della conta dei danni. Intanto la comunità di Villastanza, che conta circa 4.200 persone, è profondamente scossa.
L’organo della chiesa era già stato danneggiato nel 1873, quando un fulmine colpì il campanile e proseguì dentro l’edificio colpendo lo strumento musicale.