Chico Forti, Bocelli gli fa visita in carcere: l'appello social del tenore per il suo ritorno in Italia
Il tenore ha fatto visita a Chico Forti nel carcere Dade Correctional Institution di Florida City
Nel giorno del suo sessantatreesimo compleanno, Andrea Bocelli ha fatto visita a Chico Forti nel carcere Dade Correctional Institution di Florida City, negli Stati Uniti d’America, dove l’uomo sta scontando una condanna all’ergastolo per un omicidio per il quale lui si è sempre dichiarato innocente.
Il post di Andrea Bocelli per Chico Forti
Andrea Bocelli ha documentato la visita a Chico Forti con una fotografia pubblicata sul suo profilo ‘Instagram’ ufficiale.
Nella didascalia, a firma Andrea e Veronica (la moglie del tenore) si legge: “Poche ore fa, in occasione del suo sessantatreesimo compleanno, abbiamo conosciuto Chico Forti. È stato un incontro che rimarrà radicato nei nostri ricordi e nei nostri cuori. Volevamo dargli fiducia e positività, ma alla fine, sono state le sue parole ad andare oltre le barriere con la forza di una coscienza e un‘anima pulita, libera“.
Poi l’appello: “Carissimo Chico, speriamo e preghiamo che tu possa presto riabbracciare tua madre e tornare nella tua terra natale. Ti aspettiamo, tutta l’Italia ti aspetta“.
Quando tornerà in Italia Chico Forti
Il 23 dicembre del 2020 il governatore della Florida Ron De Santis, anche alla luce dell’interessamento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e della Farnesina, ha firmato l’atto per il trasferimento di Chico Forti in Italia, sulla base della Convenzione di Strasburgo del 1983 La procedura di estradizione, però, per il momento non si è ancora conclusa.
Chico Forti, cosa ha detto Luigi Di Maio
Il 23 dicembre del 2020, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato su ‘Facebook’: “Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia”.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Nel giugno del 2021, poi, rispondendo a un’interrogazione alla Camera, il ministro degli Esteri ha spiegato: “A oggi, gli Stati Uniti non hanno ancora trasmesso la documentazione prevista. Non appena si è insediata la nuova amministrazione Biden uno dei primi argomenti di collaborazione tra me e il Segretario di Stato Blinken è stato proprio il caso Forti. La nostra Ambasciata a Washington continua nell’azione di impulso presso le Autorità statunitensi ai più alti livelli”.
Ancora Di Maio: “La procedura per rendere effettivo il trasferimento è complessa. C’è l’impegno di tutti, del governo come del Parlamento, affinché Chico torni presto. Lui ne è consapevole, tanto è vero che proprio ieri ha dichiarato che sa che stiamo facendo di tutto per riportalo a casa. Colgo l’occasione per ringraziarlo per le belle parole che ha voluto dedicare alla Ministra Cartabia e a me per il lavoro che stiamo facendo. Non smetteremo e daremo il massimo finché l’obiettivo non sarà raggiunto”.