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Chiara Petrolini in silenzio davanti al gip sui neonati morti: si è avvalsa della facoltà di non rispondere

Convocata dalla Procura di Parma per un altro interrogatorio, Chiara Petrolini si è avvalsa della facoltà di non rispondere. La 21enne resta indagata per omicidio dopo il ritrovamento dei due neonati morti

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Chiara Petrolini si è nuovamente avvalsa della facoltà di non rispondere dopo essere stata convocata dalla Procura di Parma per un altro interrogatorio. Il prossimo 15 ottobre il tribunale del Riesame di Bologna discuterà la posizione della 21enne, ai domiciliari con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere dopo il ritrovamento di due neonati morti sepolti nel giardino dell’abitazione di famiglia a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma.

Chiara Petrolini e la facoltà di non rispondere

Petrolini era stata ascoltata dagli inquirenti a seguito dei macabri rinvenimenti, tra cui quello del corpo appartenente al secondo neonato, partorito a maggio 2023.

Lo scorso 26 settembre la ragazza si era già avvalsa della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia effettuato in seguito all’esecuzione dell’ordinanza agli arresti domiciliari.

Nicola TriaFonte foto: ANSA
Nicola Tria, l’avvocato difensore di Chiara Petrolini, davanti alla Procura di Parma

Era stata, secondo quanto puntualizzato dal suo difensore, l’avvocato Nicola Tria, “una scelta prettamente tecnica che non esclude che in futuro possa rendere dichiarazioni o sottoporsi a interrogatorio“. “È già stata interrogata due volte, d’altra parte, e io ritengo che abbia anche fornito un contributo non irrilevante per la ricostruzione dei fatti”, aveva aggiunto il legale.

Ora, nuovamente convocata dalla Procura di Parma, la giovane avrebbe ripetuto la scelta, come riporta l’edizione online di Repubblica.

La versione dell’ex fidanzato

L’ex fidanzato di Petrolini (padre dei neonati trovati morti nel giardino di casa) aveva rilasciato un’intervista a Le Iene, dichiarando di non essersi mai accorto delle gravidanze.

“Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, mai vista star male – aveva spiegato – Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo. Neanche nei suoi atteggiamenti. Era una maschera”.

“Secondo me perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto”, aveva aggiunto.

Le parole della catechista

Nei giorni scorsi, a proposito della vicenda era intervenuta anche Laura Caiulo, catechista della ragazza. Quando ho saputo quello che era successo – ha raccontato -, ho pensato che il diavolo lavora molto. Ma se fosse possibile vorrei andare a trovarla”.

Secondo quanto sostenuto dalla donna, Chiara era “disponibile, decisa a percorrere un cammino di vita atto anche ad aiutare i ragazzi tanto che poi ha scelto scienze dell’educazione, proprio per stare con i bambini”.

E ancora: “Avevo detto anche al sacerdote, don Giancarlo, che poteva fare un cammino individuale, anche nell’ambito del catechismo, così lui le ha affidato una classe. I bambini l’hanno sempre amata. Anche le mie nipoti in particolare continuavano a scriverle tante volte, stavano bene con lei”, ha concluso Caiulo.

chiara-petrolini-neonati-morti Fonte foto: ANSA
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