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Chiara Colosimo smentisce l'amicizia con l'ex terrorista Ciavardini: polemiche sulla presidente dell'Antimafia

La neo eletta presidente della Commissione parlamentare Antimafia smentisce il presunto rapporto di amicizia con l'ex terrorista Luigi Ciavardini

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Una nomina non senza polemiche per Chiara Colosimo, la nuova presidente della Commissione parlamentare Antimafia. L’elezione della deputata di Fratelli d’Italia ha suscitato malumori non solo tra i partiti di opposizione. Sono state le associazioni dei parenti delle vittime della mafia, infatti, a salutare con scetticismo la neo eletta presidente dell’Antimafia. Il motivo sarebbe da rintracciare in presunti rapporti che Colosimo avrebbe avuto con Luigi Ciavardini, ex terrorista di stampo neofascista. Un’amicizia smentita dalla stessa deputata che, in occasione della nomina, ha ribadito di conoscerlo solo in qualità di membro di un’associazione che si occupa del reinserimento dei detenuti.

Le polemiche sull’elezione di Chiara Colosimo

Chiara Colosimo è stata eletta presidente della Commissione parlamentare Antimafia con i voti dei partiti di maggioranza. Non hanno partecipato al voto, invece, il Partito democratico e il Movimento 5 stelle.

Secondo la vice presidente del Pd, Chiara Gribaudo la scelta di Colosimo rappresenta «un pessimo segnale, un’altra pagina nera», ha scritto la dem su Twitter.

Chiara Colosimo, la neo presidente della Commissione AntimafiaFonte foto: ANSA
Chiara Colosimo, la neo eletta presidente della Commssione Antimafia

Il motivo, per ricorrere ancora alle parole di Gribaudo, sarebbero «i rapporti oscuri – di Colosimo – con stragisti neofascisti».

Il riferimento è alla presunta amicizia della deputata di Fratelli d’Italia con Luigi Ciavardini, condannato in via definitiva per la strage di Bologna del 1980 di cui è stato ritenuto uno degli esecutori materiali.

L’associazione di Ciavardini e l’inchiesta di Report

La questione è nata a inizio maggio, quando la trasmissione di Rai 3 ‘Report‘ ha trasmesso un’inchiesta sull’associazione ‘Gruppo Idee’ creata proprio da Luigi Ciavardini.

Si tratta di un’associazione nata per sostenere il reinserimento sociale delle persone detenute. Nell’ambito dell’inchiesta compariva anche la deputata Chiara Colosimo.

Alla neo presidente dell’Antimafia non veniva contestato nessun comportamento illecito, ma si evidenziava un suo presunto rapporto di amicizia con Ciavardini.

Sostanzialmente, le polemiche intorno alla nomina di Chiara Colosimo alla presidenza della Commissione Antimafia sono nate da questo momento.

Lo sgomento dei familiari delle vittime di mafia

Subito dopo l’inchiesta, infatti, alcuni familiari delle vittime di mafia e di stragi terroristiche hanno diffuso una lettera in cui si dicevano «sbigottiti» per l’indicazione di Colosimo paventando un «gigantesco conflitto di interessi» da rintracciare nel presunto rapporto tra la deputata e l’ex terrorista.

A smentire immediatamente il rapporto di amicizia con Luigi Ciavardini è stata la stessa Chiara Colosimo che lo ha ribadito anche in occasione della sua elezione a presidente della Commissione Antimafia.

Colosimo, infatti, ha precisato di conoscere Luigi Ciavardini come lo conoscono «moltissimi eletti di altre appartenenze politiche», ha detto spiegando che il motivo di questa conoscenza è dato dal fatto che Ciavardini opera in un’associazione che si occupa del reinserimento sociale delle persone detenute.

chiara-colosimo-presidente-antimafia-ciavardini Fonte foto: ANSA
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