Chi ha avuto il Covid si deve vaccinare? Ippolito fa chiarezza
Giuseppe Ippolito (direttore Spallanzani) ha spiegato come si dovranno comportare circa il vaccino le persone che hanno avuto il Covid
“Chi ha già avuto il Covid non si deve vaccinare perché ha degli anticorpi naturali”. Lo ha detto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, infettivologo del Comitato tecnico scientifico, intervenuto a “Radio anch’io”. “Semmai si dovrà controllare il livello di anticorpi e quando questi dovessero scendere si può considerare una vaccinazione”, ha spiegato Ippolito.
Il vaccino anti-Covid in sperimentazione allo Spallanzani di Roma “sarà disponibile all’inizio dell’estate, sempre che tutte le fasi vengano rispettate”, ha aggiunto Ippolito. “Noi avremo dei vaccini opzionati entro l’estate, perché i vaccini non arrivano tutti insieme e non tutti hanno cominciato le fasi di sviluppo contemporaneamente”.
“È verosimile che le persone possano usare un vaccino diverso dopo essere state vaccinate” una prima volta senza successo, ha proseguito Ippolito. “Non è il primo caso. Abbiamo avuto esperienze con altri vaccini. Nelle persone che non rispondevano, o si raddoppiava la dose o si usava un altro vaccino. Tutti, alle conoscenze attuali, dovranno fare la seconda dose con lo stesso vaccino. Dopo però, per chi non risponde si farà probabilmente un altro vaccino”.
“Ancora non abbiamo un criterio di scelta dei diversi vaccini – ha spiegato -. Siamo già fortunati ad avere un vaccino che ha dimostrato, non su grandissimi numeri, ma su decina di migliaia di persone, di essere in grado di ridurre la malattia. Quando sapremo come la riduce, come rispondono e quale sarà l’mmunità delle singole persone, potremmo iniziare a dire ‘questo vaccino è migliore per questa categoria’. Ora è ancora molto presto”, ha concluso Ippolito.
Locatelli: “Entro inizio autunno completata la vaccinazione”
“Il 29 dicembre e il 12 gennaio l’Ema si pronuncerà sulla documentazione fornita da Pfizer e Moderna sui vaccini anti Covid. Questo dovrebbe consentire di avere 3,4 milioni di dosi per vaccinare 1,7 milioni di persone“.
“Nella seconda metà di gennaio è previsto l’inizio delle vaccinazioni, poi le dosi disponibili aumenteranno e, entro fine estate o inizio autunno, dovremmo aver completato la somministrazione della più grande campagna di vaccinazione di massa che abbia mai avuto corso nel Paese”. Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del comitato tecnico scientifico (Cts) ad Agorà su Rai 3.