Chi ha avuto Covid può contagiarsi di nuovo? Lo studio con Omicron sulle infezioni bis e tris con le varianti
La reinfezione da Covid è possibile? Uno studio pre-print americano prova a fare chiarezza, ma la vera incognita sono le nuove varianti
È possibile infettarsi nuovamente col Covid-19 dopo averlo già avuto in precedenza? Si tratta di sfortuna oppure è una possibilità che deve essere messa in conto? Queste sono le domande più frequenti che chi è risultato positivo al virus nei mesi passati si pone ogni volta che viene scoperta una nuova variante che, chi più chi meno, può anche avere sintomi più blandi rispetto alle altre. A provare a dare una risposta a questi quesiti è uno studio condotto dall’università di San Francisco.
- Reinfezione da Covid, evento raro o possibile?
- Reinfezione da Covid, i risultati dello studio su Omicron
- Covid e nuove varianti, le incognite sui nuovi casi
Reinfezione da Covid, evento raro o possibile?
Lo studio condotto dall’UCSF di San Francisco prova a far chiarezza sulla reinfezione da Covid-19, cercando di dare risposte sulla possibilità di contagi bis dopo essere già risultati positivi al virus in precedenza. Secondo la ricerca pre-print non si tratta di casi rari, ma mancano dei dati precisi sulla diffusione del fenomeno.
“Chi ha avuto un’infezione da Omicron non ha la garanzia di essere protetto dalla reinfezione” provocata “da una nuova variante. Probabilmente si avrebbe un’immunità più robusta se ci fosse stata infezione legata ad un altro ceppo” sottolinea lo studio.
Operatore sanitario controlla i test Covid a Shangai
Reinfezione da Covid, i risultati dello studio su Omicron
La ricerca condotta in America ha evidenziato che su 308.000 soggetti individuati tra i veterani, ha evidenziato che oltre 9.000 pazienti (circa il 3%) aveva contratto il virus per la seconda volta. Per quasi 200 persone, invece, si trattava della terza infezione.
Gli scienziati ritengono che l’immunità garantita dalla guarigione post-Omicron abbinata alla vaccinazione possa garantire protezione da una nuova ondata come quella causata da Omicron 2, ma la situazione risulta essere in divenire. Infatti, al comparire di nuove possibili varianti, non è detto che i guariti-vaccinati possano essere schermati al 100% da future infezione.
Covid e nuove varianti, le incognite sui nuovi casi
Lo studio non dà risposte certe, ma getta le basi per una discussione scientifica più avanzata che potrebbe essere intrapresa nei prossimi mesi. Secondo Warner Greene, dei Gladstone Institutes in San Francisco, chi è guarito da Omicron può di certo avere “la protezione per superare l’ondata di Omicron 2, ma non si può dire quale sia la protezione da un’infezione tra un anno”.
Abraar Karan, infettivologo di Stanford, ha invece avvertito che l’incognita maggiore è legata alle nuove varianti, che facendo mutare il virus mescolano le carte in tavola sulle possibili reinfezioni.
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