Chi era Arcangelo Correra ucciso a 18 anni a Napoli da un colpo di pistola alla testa: lavorava in un negozio
Aveva compiuto da poco 18 anni, il 25 ottobre, Arcangelo Correra, il ragazzo ucciso a Napoli da un colpo di pistola alla testa. Era incensurato
Aveva compiuto da poco 18 anni, il 25 ottobre, Arcangelo Correra, il ragazzo ucciso da un colpo di pistola alla testa. Dopo il ferimento avvenuto nella notte tra l’8 e il 9 novembre, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove però i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo. La sua morte ha gettato nello sconforto la famiglia e ha scosso profondamente il quartiere di Napoli in cui viveva, vicino a via dei Tribunali, uno dei luoghi più caratteristici del centro storico.
Chi era Arcangelo Correra
Arcangelo, conosciuto da amici e parenti come “Angelo” era un ragazzo incensurato, estraneo a dinamiche di criminalità.
Lavorava insieme al padre in un negozio di souvenir nella zona, mentre sua madre gestiva un negozio di abbigliamento.
La polizia sul luogo della tragedia
Cresciuto in un ambiente familiare laborioso, Angelo era descritto come un giovane tranquillo, con un futuro apparentemente lontano da episodi violenti.
Come è morto Arcangelo Correra
La tragedia si è consumata nella notte tra l’8 e il 9 novembre, quando un singolo colpo di pistola lo ha ferito mortalmente in via dei Tribunali, all’altezza di piazzetta Sedil Capuano.
Le circostanze del delitto sono ancora avvolte nel mistero: la Polizia sta seguendo diverse piste investigative, senza escludere ipotesi.
Tra queste, vi è quella di un gioco fatale con un’arma da fuoco maneggiata da alcuni ragazzi.
È stato recuperato, infatti, un bossolo vicino al luogo dello sparo, elemento che suggerisce il possibile malfunzionamento di una pistola semiautomatica.
Il cugino ucciso durante una rapina
Un altro dettaglio rilevante della vicenda è la parentela di Angelo con Luigi Caiafa, cugino 17enne morto nel 2020 durante una rapina, ucciso da un poliziotto nel centro di Napoli.
Quest’associazione familiare ha attirato ulteriori attenzioni sulla dinamica dell’omicidio, ma per il momento gli investigatori sembrano ritenere che Angelo non fosse coinvolto in alcun modo in attività criminali.