Chi è Sergejs Malikovs e perché il manager ricercato dai russi è in carcere a Roma: "È un perseguitato"
Il manager lettone era in vacanza a Roma e gli è stato notificato il mandato d'arresto da "codice rosso" dell'Interpol
Scoppia il caso a Roma, dove il manager lettone Sergejs Malikovs è finito in manette dopo essere stato intercettato tra le vie della Capitale dalle forze dell’ordine. Sul 48enne pendeva un “codice rosso” dell’Interpol, emesso su richiesta della Russia.
Chi è Sergejs Malikovs
Sergejs Malikovs è il capo dell’azienda di microfinanza “West Kredit” (ex “Mateks Credit”), che in passato è stata al centro delle cronache lettoni e russe per le azioni di forza con cui venivano sfrattati gli inquilini morosi.
Nel 2011, insieme ad altri due suoi connazionali, il manager ha fondato la società “International Credit Bureau” in Russia, anche questa al centro di uno scandalo. Malikovs, in passato, si è anche interessato alla politica finanziando il Partito socialdemocratico “Harmony”, guidato dall’ex sindaco di Riga Nils Usakovs.
L’arresto di Sergejs Malikovs
L’arresto di Malikovs è avvenuto mentre stava trascorrendo un tranquillo weekend di vacanza con la moglie, per visitare le rovine dell’antica Roma. Il 48enne lettone, secondo quanto riferito dai media locali, è stato avvicinato dagli agenti del commissariato Trevi Campo Marzio ed è stato portato nel carcere romano di Rebibbia in esecuzione di un “codice rosso” dell’Interpol, emesso su richiesta della Russia.
Il governo di Mosca, secondo quanto si apprende, lo accusa di riciclaggio e reati finanziari. Domenica scorsa “è stato posto in arresto provvisorio ai fini estradizionali, in esecuzione di un rintraccio emesso dalle autorità russe il 14 dicembre 2021”, si legge nella comunicazione inviata dalla Questura di Roma al consolato dell’ambasciata di Lettonia.
Sergejs Malikovs, cosa succede ora
La situazione del manager lettone ha fatto accendere la luce dei riflettori su Roma. Ora la Corte d’Appello ha 5 giorni di tempo per decidere se convalidare l’arresto e scegliere se confermare la misura cautelare della custodia in carcere. Dalla Russia, invece, il ministro della Giustizia ha 30 giorni per inviare all’Italia la richiesta di estradizione.
Importante ruolo verrà giocato da Marta Cartabia, ministro della Giustizia che dovrà apporre o meno il visto per concedere l’estradizione. “Mi auguro che il Ministro Marta Cartabia esprima il suo diniego all’estradizione verso un Paese che vìola tutto il violabile. Non ci sono le condizioni politiche. È auspicabile l’immediato rilascio di Malikovs, un imprenditore perseguitato dalla Russia” ha commentato l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, che difende il manager insieme Letizia Battisti.