Chi è Nikolai Patrushev, il braccio destro ed erede designato di Putin avvelenato in Russia
Il fedelissimo dello "Zar" ed erede designato di Putin, Nikolai Patrushev è uno degli uomini più influenti nella politica russa
Un nuovo giallo colpisce la Russia sulla scia di attentati e morti misteriose che hanno riguardato negli ultimi mesi diversi manager russi legati a interessi e attività nel mondo del gas. L’ultimo caso misterioso è legato a Nikolai Patrushev, braccio destro nonché uomo tra i più fidati di Vladimir Putin, che secondo quanto riferito da un’indiscrezione lanciata da General SVR su Telegram sarebbe stato avvelenato e ricoverato d’urgenza in ospedale.
Nikolai Patrushev avvelenato, come sta
Erede designato al Cremlino, Patrushev sarebbe stato portato d’urgenza in ospedale nei giorni scorsi dopo un malore. Stando al canale russo i risultati dei test tossicologici hanno rivelato che Patrushev è stato afflitto da un “veleno sintetico”, riuscendo tuttavia a sopravvivere.
Per i media russi si sarebbe tentato di un vero e proprio attentato alla figura che riveste il ruolo di segretario del consiglio di sicurezza del Cremlino. Secondo il rapporto, Patrushev “è stato salvato da cure mediche tempestive e, probabilmente, da una concentrazione insufficientemente elevata del veleno”.
Vladimir Putin e, sullo sfondo, Nikolai Patrushev
Chi è Nikolai Patrushev
Ex capo dei servizi segreti dell’FSB, Nikolai Patrushev ha 71 anni e la sua carriera politica è fortemente legata a quella di Vladimir Putin. Potente segretario del Consiglio di sicurezza e stretto alleato dello Zar dai tempi in cui erano insieme al Kgb di San Pietroburgo, Patrushev è diventato un avatar della linea dura per una Russia militarista.
Da quando Putin è stato nominato capo dell’Fsb nel 1998, l’agenzia che è succeduta al Kgb, e ha iniziato la sua rapida ascesa alla presidenza russa, Patrushev è sempre stato al suo fianco, tanto che in tanti lo considerano “il diavolo sulla spalla di Putin che gli sussurrava veleno nell’orecchio”.
Negli ultimi anni Patrushev è stato uno dei pochi consiglieri stretti con accesso regolare al presidente consolidando la sua influenza su Putin. Il 71enne, secondo molti, è stato anche uno dei primi a sapere dell‘invasione in Ucraina prima che Putin la rendesse nota a tutti.
Ma il rapporto tra i due non è sempre stato idilliaco. Nonostante il cammino fortemente legato, Patrushev visse con invidia la promozione di Putin come capo dell’Fsb quando l’attuale Zar era solo un tenente colonnello e Patrushev invece un colonnello generale. Essere stato scavalcato, infatti, per un po’ non lo rese felice, ma successivamente quanto Putin venne scelto come primo ministro da Eltsin, Patrushev ne approfittò per sedersi sulla poltrone dell’Fsb per proteggere e controllare la posizione dell’amico Vladimir.