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Chi è Leonardo Donno, il deputato M5s aggredito nella rissa alla Camera durante la discussione sull'Autonomia

Il deputato M5s Leonardo Donno ha 38 anni ed è in Parlamento tra le fila pentastallate dal 2018

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Il deputato Leonardo Donno, presente alla Camera tra le fila M5s, è balzato suo malgrado agli onori della cronaca per essere stato aggredito in aula durante la discussione sull’Autonomia differenziata. Il 38enne, che si è trovato in mezzo alla rissa scoppiata dopo un suo gesto, è stato costretto a lasciare Montecitorio in carrozzina.

Chi è Leonardo Donno, deputato M5s

Classe 1985, nato a Galatina in provincia di Lecce, Leonardo Donno è in Parlamento dal 2018. In precedenza eletto nel 2018 nella XVIII legislatura per il Movimento 5 Stelle e rimasto in carica fino al 2022, Donno è stato poi confermato nella XIX legislatura sempre tra le fila dei 5s.

Diploma all’istituto tecnico commerciale, ha lavorato nell’azienda di famiglia nel settore degli impianti tecnologici e delle energie rinnovabili e dal 2013 è tra i fondatori di un’impresa specializzata in climatizzazione, riscaldamento e energie rinnovabili.

Le battaglie in politica

Dal suo arrivo in Parlamento Donno si è battuto per diverse cause. Tra queste quella legata alla riduzione dell’Iva sui veicoli elettrici per disabili e per la stabilizzazione del personale sanitario​.

Donno, che attualmente frequenta un corso di laurea in Scienze Politiche, di recente è stato nominato Coordinatore Regionale del M5S per la Puglia, nomina ricevuta direttamente dal presidente Giuseppe Conte nel giugno 2022.

L’aggressione alla Camera

Come detto, il nome di Donno è balzato agli onori della cronaca per l’aggressione subita alla Camera. Durante la discussione sull’Autonomia differenziata in atto nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 giugno 2024, il deputato è stato colpito a pugni da altri parlamentari.

Chi è Leonardo Donno, il deputato M5s aggredito nella rissa alla Camera durante la discussione sull'AutonomiaFonte foto: ANSA
La rissa alla Camera

Il 38enne aveva provocato momenti di scintille dopo essere sceso dal suo scranno per dirigersi verso il ministro Calderoli per porgergli una bandiera tricolore. Fermato dalla sicurezza, successivamente su Donno si sono scagliati diversi colleghi rivali, tra cui qualcuno che ha cercato di raggiungerlo violentemente.

A colpirlo sarebbe stato il leghista Iezzi che però si è difeso: “Ho provato a dare cazzotti, ma non l’ho colpito. Donno ha tentato di aggredire Calderoli e ho reagito. Io mi allontano e lui dopo cade come una pera. Andrebbe condannata la sua sceneggiata”.

Come sta Donno

Poco dopo l’aggressione lo stesso Donno ha tranquillizzato tutti.

“Ho preso un pugno che mi ha sfiorato la faccia dal deputato Iezzi, altri ci hanno provato come Mollicone, Candiani. Poi sono arrivati tanti altri, i commessi….io sono crollato, sentivo male al petto e facevo fatica a respirare. Di sicuro mi sono spaventato ma per fortuna ora sto bene, mi hanno fatto un elettroccardiogramma e sto bene” ha detto.

E sulle accuse di Iezzi ha precisato: “Non c’era nessuna violenza da parte mia tant’è che il ministro Calderoli ha solo indietreggiato”.

leonardo-donno-m5s-camera-aggredito Fonte foto: ANSA
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