Chi è Lam Magok Biel Ruei, la vittima di Almasri che ha sporto denuncia contro Meloni, Piantedosi e Nordio
Governo italiano sotto accusa: il sudanese Lam Magok Biel Ruei ha sporto denuncia contro Nordio e Piantedosi: è una vittima di Osama Almasri
Lam Magok Biel Ruei, una delle vittime di Almasri, ha sporto denuncia nei confronti del Governo italiano. Coinvolti i Ministri di Giustizia e dell’Interno Nordio e Piantedosi. L’avvocato del 32enne vittima di torture ha citato il comunicato ufficiale della Corte penale internazionale, che dimostrerebbe piena consapevolezza, da parte del Governo, circa il mandato di arresto a carico di Almasri.
- Chi è Lam Magok Biel Ruei, una delle vittime di Almasri
- La denuncia: il Governo italiano accusato di favoreggiamento
- Le parole del legale
Chi è Lam Magok Biel Ruei, una delle vittime di Almasri
Lam Magok Biel Ruei ha sporto denuncia per favoreggiamento contro il Governo Meloni. In particolare, l’uomo vittima di torture da parte del generale Almasri ha denunciato i Ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi.
L’accusa, presentata alla Procura di Roma, è quella di aver permesso al torturatore libico di sottrarsi alla giustizia.
Fonte foto: ANSA
Il sudanese Lam Magok Biel Ruei, una delle vittime di Almasri
32enne e originario del Sudan, Lam Magok Biel Ruei è attualmente ospitato presso una struttura Baobab Experience. È stato, oltre che vittima, anche testimone delle brutalità di Almasri.
In Libia, è stato rapito e imprigionato mentre cercava di arrivare in Italia: la sua testimonianza è stata trasmessa dal programma Piazza Pulita a fine gennaio 2025.
Durante l’intervista, ha riconosciuto Osama Almasri mediante una foto e ha approfondito alcuni dettagli sulle torture subite.
La denuncia: il Governo italiano accusato di favoreggiamento
Adesso Lam Magok Biel Ruei vuole giustizia: assistito dal legale Francesco Romeo, ha depositato una denuncia alla Procura di Roma.
La denuncia evidenzia innanzitutto “inerzia” da parte del Ministro della Giustizia. Il quale non avrebbe chiesto la custodia cautelare, nonostante Almasri fosse già ricercato dalla Corte Penale internazionale.
La denuncia si rivolge anche al Ministro dell’Interno, il quale, firmando il decreto di espulsione e organizzando un volo di Stato, avrebbe permesso al torturatore libico di fare ritorno nel suo Paese. Una circostanza che gli avrebbe permesso di sfuggire al processo.
Le parole del legale
L’avvocato Francesco Romeo, che assiste Lam Magok Biel Ruei, a seguito della denuncia, ha anche citato il comunicato ufficiale della Corte penale internazionale, datato 22 gennaio 2025.
Un comunicato che dimostrerebbe chiaramente che il Governo italiano era a conoscenza del mandato di arresto a carico di Almasri.
“In quello stesso comunicato si riporta inoltre che le autorità italiane hanno chiesto espressamente alla Corte penale internazionale di non commentare pubblicamente l’arresto di Osama Almasri, dimostrando, quindi, di esserne a conoscenza”.
