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Chi è Giovanni Oggioni, ex dirigente del Comune di Milano arrestato per corruzione, frode, depistaggio e falso

L'architetto Giovanni Oggioni, ex dirigente del Comune di Milano, è stato arrestato per corruzione e altre ipotesi di reato nell'ambito dell'indagine sull'edilizia cittadina

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Un terremoto scuote il Comune di Milano: è finito agli arresti domiciliari Giovanni Oggioni, architetto in pensione ed ex dirigente comunale. Su di lui pendono le ipotesi di corruzione, frodedepistaggio e falso. Le indagini hanno fatto emergere un presunto “sistema” in cui soggetti pubblici e privati avrebbero stretto accordi in violazione di legge volti al rilascio di titoli edilizi.

Arrestato Giovanni Oggioni

Quello di Giovanni Oggioni è il primo arresto disposto nell’ambito delle indagini della Procura di Milano sulla gestione dell’urbanistica della città. Con lui, sono indagate anche l’associazione dei costruttori Assimpredil-Ance e la società immobiliare quotata in borsa Abitare In, come riporta l’agenzia La Presse.

L’arresto e i domiciliari per Oggioni sono arrivati in seguito all’ordinanza del gip Mattia Fiorentini. Giovanni Oggioni è stato direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex componente della Commissione paesaggio.

Giovanni Oggioni corruzioneFonte foto: ANSA

Nella sua ordinanza, il gip Mattia Fiorentini definisce l’architetto come una “cerniera occulta tra l’amministrazione e gli interessi dei privati”.

Secondo la ricostruzione della Guardia di finanza, riportata dall’Ansa, Oggioni avrebbe ricevuto utilità dall’associazione di categoria dei costruttori edili e dalla società al fine di favorire il buon esito di pratiche edilizie, anche in violazione di legge.

Nel suo lavoro, l’architetto avrebbe inoltre descritto in maniera falsata lo stato di determinati luoghi, relativamente al superamento delle altezze consentite, all’aggiramento delle norme sui cortili, all’ampliamento delle cubature e delle superfici edificabili.

Avrebbe inoltre modificato le credenziali di accesso dei cloud già sottoposti a sequestro a novembre, impedendo così all’accusa di procedere alle copie forensi.

Secondo il gip, “privati potevano ottenere informazioni, anticipazioni e un occhio di riguardo per le pratiche di interesse” e “tutto ciò era accompagnato da un disinvolto rilascio di titoli edilizi illegittimi, preceduto da mistificazioni e omissioni disseminate in maniera strumentale, nonché da un sistematico aggiramento delle norme morfologiche di settore e delle procedure previste dalla legge per garantire il vaglio da parte della Giunta regionale”.

L’ordinanza racconta di un “ristretto gruppo di potere, assai permeabile alle pressioni delle lobbies costruttrici” che ha dato vita ad un “sistema corruttivo” che risulta “rodato, remunerativo, e da difendere a oltranza”.

E l’architetto avrebbe fatto pressioni affinché in occasione del rinnovo della Commissione Paesaggio del Comune di Milano, insediatasi il 7 gennaio 2025, venisse data continuità alla linea seguita dalla composizione precedente, ottenendo che quasi un terzo dei membri venisse riconfermato.

Il gip Mattia Fiorentini ha disposto il sequestro preventivo di circa 300.000 euro che si ipotizza possano essere il profitto del reato contestato.

Secondo l’accusa, Giovanni Oggioni avrebbe favorito le pratiche edilizie della società Abitare In, ottenendo l’assunzione della figlia, anche lei architetto. Oggioni non avrebbe neppure dichiarato il suo conflitto di interessi.

Si contesta inoltre un contratto di consulenza da Assimpredil Ance, associazione dei costruttori immobiliari, per oltre 178.000 euro tra febbraio 2022 e novembre 2024. In cambio avrebbe fatto passare una serie di pratiche edilizie.

Pioggia di perquisizioni

La Gdf ha effettuato una serie di perquisizioni in Comune, negli uffici del dirigente della Direzione Rigenerazione Urbana, e nei confronti di altre persone indagate e non. Perquisizioni anche nelle sedi di Assimpredil Ance e Abitare In spa, i cui progetti sono stati oggetto di valutazione da parte della Commissione per il Paesaggio, di cui faceva parte Oggioni.

Il commento del sindaco Sala

“Io vivo preoccupato, al momento non ho elementi per poter esprimere giudizi”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala ha commentato il primo arresto per le inchieste sull’urbanistica. “Devo capire, leggo le agenzie e al momento non so nulla, non so i fatti imputati, non so se i fatti sono imputati quando [Oggioni] era in Comune, alla Commissione paesaggio, o quando lavorava per Ance. Non posso dire nulla. Appena capisco qualcosa mi pronuncerò”.

L’arresto arriva alla vigilia dell’esame in Senato della proposta di legge nota come Salva Milano.

Giovanni Oggioni corruzione Fonte foto: IPA
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