Chi è Alfredo Cospito, perché è in carcere e quali sono i vip che sostengono l'anarchico al 41bis
Perché Alfredo Cospito è al 41bis: il ritratto dell'anarchico e chi sono gli artisti scesi in campo contro il regime di carcere duro
Alfredo Cospito, l’anarchico recluso al carcere Opera di Milano, è in sciopero della fame da oltre 100 giorni per protestare contro il regime di 41 bis a cui è stato sottoposto. Le sue condizioni di salute iniziano ad aggravarsi e si teme per la sua vita. Chi è Cospito, perché è in carcere al 41 bis e chi sono i vip che lo sostengono.
- Chi è Alfredo Cospito
- La condanna
- Perché Cospito è al 41 bis
- Chi sono i vip contro il 41bis: l'appello firmato
Chi è Alfredo Cospito
Alfredo Cospito è nato a Pescara nel 1967, ma si è poi trasferito a Torino, nel quartiere di San Salvario.
Il suo nome è comparso nelle inchieste sul mondo dell’insurrezionalismo già nel 1996.
Sit-in degli anarchici a piazza Cavour contro il 41bis e in solidarietà di Alfredo Cospito, Roma, 25 gennaio 2023
Redattore del foglio anarchico rivoluzionario Kn03 (la formula chimica del nitrato di potassio, uno degli elementi per creare un fumogeno), che non circola più dal 2008, con la compagna Anna Beniamino – detenuta nel carcere romano di Rebibbia – ha creato un gruppo che proprio da quella pubblicazione prendeva il nome.
Dagli investigatori è considerato uno dei leader della Fai (Federazione anarchica informale).
La condanna
Cospito, detenuto da oltre 10 anni, nel 2014 è stato condannato a 10 anni e 8 mesi per aver gambizzato l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, avvenuta nel 2012.
L’attentato era stato rivendicato dal Nucleo Olga della Fai, con una lettera inviata al ‘Corriere della Sera’.
Un atto all’epoca rivendicato dal Nucleo Fai-Fri, Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale.
Cospito era stato arrestato quasi subito con il suo complice ed amico, Nicola Gai, tornato libero nel 2020 dopo uno sconto della pena in appello.
Nel frattempo, Cospito è stato anche accusato di aver piazzato due ordigni a basso potenziale nei pressi della scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, nel 2006, senza causare morti o feriti.
Perché Cospito è al 41 bis
Cospito, per gli ordigni di Fossano, è stato condannato dalla Corte d’Appello a 20 anni di reclusione con l’accusa di strage (16 anni e 6 mesi per la compagna).
La Cassazione, invece, ha ritenuto si trattasse di strage contro la sicurezza dello Stato, un reato che prevede la pena dell‘ergastolo ostativo, che non permette di godere cioè di alcun beneficio.
Nel maggio 2022 è stato disposto, per Cospito, il regime carcerario del 41 bis, una misura valida 4 anni.
È il primo anarchico al 41 bis, una decisione presa dai magistrati per il sospetto che, attraverso delle lettere, Cospito continuasse a tenere le redini dell’organizzazione anarchica.
In segno di protesta, da tre mesi è in sciopero della fame e le sue condizioni di salute continuano a peggiorare di giorno in giorno.
Nel dicembre 2022 il Tribunale di sorveglianza ha respinto il reclamo avanzato dai suoi difensori contro il regime di carcere duro.
I suoi legali, quindi, hanno fatto appello in Cassazione che inizialmente aveva fissato l’udienza ad aprile, poi anticipata al 7 marzo viste la precarie condizioni di salute di Cospito.
Chi sono i vip contro il 41bis: l’appello firmato
Sono tanti gli artisti a essere scesi in campo contro il 41bis nei confronti di Alfredo Cospito.
In un appello al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, gli artisti sottolineano la “totale indifferenza di coloro che dovrebbero e potrebbero intervenire” per evitare che Cospito metta in gioco la sua vita, in quella che definiscono “una lotta con il suo corpo, una lotta terribile che lo sta conducendo alla morte“.
“Il 13 gennaio il difensore di Cospito ha rivolto una richiesta al ministro per revocargli il 41 bis – si legge nell’appello che continua a ricevere sostegno da numerosi esponenti del mondo dello spettacolo -, il ministro ha 30 giorni per decidere. Nella sua inerzia e indifferenza i giorni scorrono inesorabilmente e Alfredo potrebbe morire da un momento all’altro. La lotta di Alfredo ci chiama a ragionare sul senso di umanità e di utilità delle leggi del nostro Paese, sull’evidente dismisura tra reato e pena”.
“Lo accusano di aver commesso una strage più grave di quella di Capaci e via D’Amelio. Lo accusano di un attentato che però non ha causato né morti né feriti“, sottolineano gli artisti che chiedono al ministro e alle istituzioni “di intervenire prima che sia troppo tardi”.
Tra i personaggi noti che supportano Cospito ci sono Zerocalcare, Valerio Mastandrea, Jasmine Trinca, Ascanio Celestini, 99 Posse, Michele Riondino, Paolo Calabresi e molti altri.