Che fine ha fatto Dora Moroni e come sta dopo il coma e l'incidente d'auto con Corrado: "Mi piacerebbe morire"
L'ex soubrette Dora Moroni ha ripercorso le tappe della sua vita e della sua carriera, finita con il coma causato dall'incidente in auto con Corrado
Era una stella nascente della Tv e sulla rampa di lancio di una promettente carriera da cantante. Poi l’incidente in auto con Corrado e il coma. L’ex soubrette Dora Moroni oggi ha 70 anni ed è riuscita a recuperare la capacità di parlare e solo parzialmente di camminare. In un’intervista ha ripercorso la sua vita e la sua carriera, raccontando di non avere più paura della morte.
L’inizio della carriera
Sulle colonne del Corriere della Sera, Dora Moroni ha ricordato gli esordi in Tv e il successo al fianco di Corrado in due edizioni di Domenica In.
Partita dalle balere dell’Emilia Romagna, ha vinto il primo concorso canoro a 8 anni, fino ad arrivare sul palco del Festival di Sanremo nel 1978.
Fonte foto: IPA
Dona Moroni insieme a Corrado in una foto dell’epoca
L’incidente
Nello stesso anno, il 13 luglio 1978, l’incidente che le cambiò la vita. Mentre tornava da Civitavecchia dopo una serata al Rally Canoro, l’auto guidata da Corrado, con a bordo la sua futura moglie Marina Donato, andò a sbattere contro il guardrail in autostrada.
Dora Moroni dormiva nel sedile posteriore e fu sbalzata fuori dal veicolo. A 23 anni finì in coma per sei settimane e subì tre arresti cardiaci.
Il coma
“Mi risvegliai nel letto dell’ospedale San Giovanni, con la voce di mia madre – racconta oggi Moroni – Non riuscivo a parlare. E non potevo nemmeno camminare, ma questo l’ho scoperto dopo. I medici le dissero che, se anche non fossi morta, non avrei mai recuperato. Che sarei rimasta un vegetale“.
L’ex soubrette ricorda di aver provato “rabbia” al risveglio, “che fu un trauma” perché non voleva più “tornare di qua”.
Moroni racconta la sua esperienza pre-morte, ricordando di essere andata “in un posto bellissimo. Camminavo su un prato verde e intorno c’erano tanti alberi bianchi e alti, come cipressi. Tanta luce. Ero sola. Stavo bene. Non c’erano pensieri o preoccupazioni, ero felice, calma, sicura. Ho capito allora che la morte non esiste. Da allora non ne ho più paura, anzi, mi piacerebbe morire“.
L’ex valletta dichiara oggi di non avere nessun rancore nei confronti di Corrado, nonostante il conduttore non le abbia mai chiesto scusa: “È venuto a trovarmi in ospedale una volta a settimana. Poi basta”.
La causa con l’ospedale
Le gravi conseguenze fisiche dell’incidente compromisero inevitabilmente la carriera appena iniziata della cantante, che non ricevette alcun risarcimento perché “allora non c’era l’assicurazione obbligatoria per i passeggeri”.
“Ho dovuto affrontare tante difficoltà, anche economiche, ho rischiato di perdere persino la casa” ha detto ancora Moroni.
Dopo essersi sottoposta a un intervento all’occhio per ridurre lo strabismo, l’ex soubrette ha poi intentato una causa nei confronti dell’ospedale per la mancata riuscita dell’operazione, ma in appello è stata condannata a pagare 35mila euro di spese processuali.