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Cesare Ragazzi morto a 83 anni a Bologna, il "re del trapianto dei capelli" stroncato da un malore improvviso

Morto Cesare Ragazzi: il teorico del parrucchino naturale divenuto un'icona negli Anni '80 se n'è andato per un malore

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Un malore si è portato via Cesare Ragazzi, l’imprenditore che si era messo in testa “un’idea meravigliosa”. Ragazzi, morto a Bologna a 83 anni per un malore, era diventato famoso negli Anni ’80 grazie a una massiccia campagna pubblicitaria con la quale reclamizzava il suo prodotto, parrucchini con capelli naturali con i quali sdoganò il disagio maschile per l’alopecia androgenetica.

Come nacque “l’idea meravigliosa” di Cesare Ragazzi

L’intuizione del parrucchino naturale gli venne guardando i western, raccontò: “I film di allora erano quasi tutti di indiani e cowboy, e gli indiani scalpavano i cowboy come trofeo. Allora io ho pensato che se una cosa si tira via, si può anche mettere”.

Ma l’idea gli venne anche, e soprattutto, dalla perdita di capelli negli Anni ’70, evento che visse in maniera drammatica.

Morto Cesare Ragazzi

Cesare Ragazzi in una foto del gennaio 2008

Da lì iniziò a lavorare al prodotto che negli anni successivi lo avrebbe reso ricco e celebre, il parrucchino di capelli naturali da applicare direttamente sul cuoio capelluto.

Negli Anni ’80 iniziò la martellante campagna pubblicitaria sulle reti private, che lo avrebbe portato a diventare uno dei più famosi imprenditori in Italia. Campagna pubblicitaria che lo trasformò inoltre in un personaggio invitato nei principali salotti televisivi. “Salve, sono Cesare Ragazzi, mi sono messo in testa un’idea meravigliosa“, era il tormentone.

La fortuna come imprenditore

Anno dopo anno, mattone su mattone, Cesare Ragazzi costruì il suo impero nel campo della cosmesi tricologica: “Ho creato in Italia 80 centri, altri 18 all’estero“, raccontò. Il primo negozio all’estero lo aprì in America.

Ragazzi, che si era fatto da sé venendo dal nulla, amava il suo lavoro che considerava una sorta di missione sociale. “Se non trovo una soluzione, la faccio finita”, gli raccontavano decine di clienti, sia uomini che donne affranti dall’alopecia.

In anni più recenti, l’azienda visse fortune alterne fino ad essere venduta a un fondo finanziario londinese nel 2011.

I difficili inizi

Cesare Ragazzi era nato Bazzano (Bologna) nel 1941 da una famiglia di braccianti agricoli. A 8 anni iniziò a lavorare vendendo brustolini al cinema e facendo il fattorino per conto di un meccanico.

“Dai 18 anni fino ai 23 anni ho fatto 17 lavori”, raccontò ricordando le umili origini. Durante uno dei suoi lavori, quello di musicista in un piccolo complesso, conobbe Lucio Dalla che anni dopo sarebbe diventato suo cliente.

Massimo Boldi cliente insoddisfatto

Massimo Boldi fu uno dei primi clienti di Cesare Ragazzi, ma rimase insoddisfatto come ha raccontato al Corriere della Sera.

“‘Tira, tira’, mi diceva, per dimostrarmi che non si staccava. ‘Ci faccio pure il bagno’. Provai. La prima parrucchetta andò bene. Poi la pelata si allargò e cambiai impianto. Dopo una settimana mi svegliai di notte con un bruciore tremendo, la plastica faceva ‘cri cri’, mi sanguinava la testa, dovetti toglierla. Rinunciai”.

Morto Cesare Ragazzi Fonte foto: IPA
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