Cervinia cambia nome e tornerà Le Breuil: rivolta dei residenti, il Comune pronto a ripensarci dopo il caos
Approvato il cambio nome di Cervinia in Le Breuil, ma dopo il caos dei residenti il sindaco di Valtournenche sembra averci ripensato
I residenti di Cervinia sono in rivolta contro il Comune di Valtournenche dopo l’approvazione del cambio nome della località sciistica che si chiamerà, d’ora in poi, soltanto Le Breuil. Una decisione, spiegano gli abitanti, che potrebbe avere risvolti negativi per il turismo e la pubblicità, ma anche dal punto di vista burocratico. E intanto il sindaco sembra averci ripensato.
- Cervinia cambia nome e torna Le Breuil
- Il sindaco di Valtournenche ci ripensa?
- La rivolta degli abitanti
- Il dissenso di FdI e la risposta del governatore
Cervinia cambia nome e torna Le Breuil
La nota località sciistica del Comune di Valtournenche non si chiamerà più Cervinia e tornerà alla vecchia denominazione dei primi anni Trenta. Sarà infatti Le Breuil, come prima dell’epoca fascista quando nel 1934 prese la denominazione oggi conosciuta in tutto il mondo.
Il cambio nome è stato deciso nell’aprile 2023 dal Comune stesso che poi, attraverso delle approvazioni interne e passate anche dalla giunta regionale, è diventato effettivo. Oltre a modificare il nome della località, verrà modificata anche la cartellonistica e naturalmente si procederà alla correzione del nome sui documenti degli abitanti.
Il sindaco di Valtournenche ci ripensa?
Ma non è detta l’ultima parola. Infatti, secondo quanto appreso da Ansa, Elisa Cicco, sindaco di Valtournenche, pare averci ripensato.
Sentita dall’agenzia dopo le tante polemiche per il cambio nome, il primo cittadino ha sottolineato di avere in programma un incontro col presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin con l’obiettivo di trovare “una soluzione assieme all’amministrazione regionale”.
“Vogliamo affrontare il problema e capire cosa possiamo fare. Chiederemo di poter rettificare la denominazione e mantenere il nome Cervinia” ha detto Cicco, che ha sottolineato che “bisogna capire come ci si può muovere dal punto di vista giuridico. Ci rendiamo conto della situazione e stiamo lavorando per risolvere il problema”.
La rivolta degli abitanti
Un passo indietro nato, probabilmente, dal polverone alzato dai residenti della località sciistica nota in tutto il mondo. Infatti per gli oltre 700 abitanti della zona il cambio nome era stato considerato come un possibile danno per il turismo e la pubblicità.
Ma non solo, perché il cambio di denominazione avrebbe portato disagi importanti anche al Comune, con i residenti chiamati a cambiare documenti di identità, certificati anagrafici e dati catastali.
Il dissenso di FdI e la risposta del governatore
Ad andare contro la decisione del cambio nome di Cervinia anche Fratelli d’Italia, che con una nota aveva dimostrato il “netto dissenso, poiché il brand Cervinia è noto in Italia e nel mondo e un così drastico cambiamento, frutto evidente di un’ideologia fuori tempo, spazio e luogo non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all’immagine di tutta la Valle d’Aosta”.
E la risposta di Renzo Testolin, governatore della Regione Valle d’Aosta, non si è fatta attendere. Il presidente valdostano, infatti, ha specificato che l’iter era partito all’inizio del 2023 e che la denominazione non è di certo stata cambiata dall’oggi al domani, ma decisa già dall’aprile di quest’anno: “A valle della decisione del Comune, assunta nella propria autonomia decisionale in merito all’argomento, la Giunta regionale ha espresso a sua volta il proprio avviso favorevole in merito a quanto proposto dalla commissione toponomastica con il parere positivo del Consiglio comunale di Valtournenche, per poi arrivare alla definitiva decretazione del Presidente della Regione”.