Caso Yara: svolta in arrivo? Le parole di Bossetti sull'omicidio
Massimo Bossetti continua a dichiararsi innocente in merito all'omicidio di Yara Gambirasio, il cui caso potrebbe riaprirsi
Il caso di Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni scomparsa il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra e poi ritrovata morta il 26 febbraio 2011, potrebbe clamorosamente riaprirsi, nonostante la condanna definitiva all’ergastolo per Massimo Bossetti.
Lo scorso 13 gennaio la Corte Suprema ha annullato con rinvio le ordinanze con le quali il presidente della Corte d’Assise di Bergamo aveva respinto, dichiarandola inammissibile, la richiesta degli avvocati dello stesso Bossetti di accedere ai reperti dell’indagine.
Adesso spetterà ad altri giudici pronunciarsi nuovamente sulla possibilità che la difesa visioni i reperti, inclusi i campioni di Dna e gli abiti di Yara Gambirasio.
A ‘Cusano Italia TV’ Claudio Salvagni, uno degli avvocati di Massimo Bossetti, ha reso noto che il suo assistito “è molto contento, molto positivo”.
Lo stesso legale ha fatto sapere che Bassetti “ha detto: ‘Io continuo a credere nella giustizia, voglio uscire da quel portone del carcere, a testa alta e soprattutto voglio uscire non per un cavillo giuridico perché i miei avvocati hanno trovato magari i cavilli giusti, ma perché i nuovi esami attesteranno che quel DNA non è il mio, io non sono Ignoto-1, io non ho mai visto, mai toccato e tanto meno ucciso Yara Gambirasio'”.
Ancora Claudio Salvagni: “Noi siamo molto fiduciosi di arrivare a una revisione del processo perché crediamo fermamente nel nostro lavoro e nell’innocenza di Bossetti”.