Caso sospetto di malaria a Susegana, imprenditore Gary Petrin trovato morto in casa: l'avvertimento dell'Asl
Gary Petrin, imprenditore di Susegana, è morto di malaria dopo un viaggio in Africa. L’Asl invita alla prudenza chi visita zone endemiche
La provincia di Treviso è sotto shock per la tragica morte di Gary Petrin, un imprenditore 64enne trovato senza vita nella sua villa a Susegana. L’uomo, di origini zambiane, è deceduto per un caso sospetto di malaria, confermato dall’Asl di Treviso. Gary era rientrato dall’Africa pochi giorni prima insieme alla sorella, attualmente ricoverata per la stessa malattia.
- Gary Petrin morto di malaria a Susegana
- Il rischio in Veneto e i casi recenti
- L’avvertimento dell’Asl
Gary Petrin morto di malaria a Susegana
Gary Petrin, residente a Colfosco di Susegana, è stato trovato morto giovedì 23 gennaio dai vigili del fuoco e dai carabinieri, intervenuti su segnalazione della sorella. Lo riporta l’Ansa.
La donna, ricoverata all’ospedale di Conegliano dopo un malore, aveva informato i medici del recente rientro dall’Africa insieme al fratello, preoccupandosi per la sua salute.
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Gary Petrin è stato trovato morto nella sua villa a Susegana, in provincia di Treviso
Come riportano i media locali di Treviso, Petrin viveva da solo nella villa, dove è stato trovato privo di vita. La sorella è stata diagnosticata con la malaria, e i medici dell’Asl hanno confermato che la causa della morte dell’uomo è attribuibile alla stessa malattia.
Il rischio in Veneto e i casi recenti
Il caso di Susegana è il terzo episodio di malaria registrato in Veneto negli ultimi mesi. A gennaio, un dottore forestale di Padova e un residente di Trevignano (Treviso) sono morti per la stessa patologia dopo essere rientrati da viaggi di lavoro in Africa.
Secondo l’Usl 2, circa 20 casi di malaria vengono registrati ogni anno nella regione, soprattutto tra turisti e lavoratori che visitano paesi tropicali.
Nonostante il basso rischio di contagio tra gli operatori sanitari intervenuti, l’Asl ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente i sintomi e intervenire tempestivamente per evitare complicanze.
L’avvertimento dell’Asl
La malaria, trasmessa dalla puntura di zanzare infette, rimane un problema sanitario nei paesi tropicali. Ogni anno causa circa 400.000 decessi a livello globale. L’Usl 2 ha ribadito alcune raccomandazioni per i viaggiatori diretti in zone endemiche:
- Usare repellenti e indossare abiti protettivi di colore chiaro.
- Installare zanzariere impregnate ed evitare ristagni d’acqua.
- Sottoporsi a profilassi antimalarica, soprattutto per soggetti a rischio come anziani, bambini e donne in gravidanza.
Infine, è fondamentale riconoscere e trattare i sintomi precocemente per evitare complicazioni, spesso letali, come dimostrano i recenti casi in Veneto.
