Caso Sara Pedri, licenziato l'ex primario di ginecologia di Trento
Licenziato l'ex primario di ginecologia dell'ospedale di Trento, indagato per maltrattamenti in relazione alla scomparsa di Sara Pedri
Mentre proseguono le indagini sulla scomparsa di Sara Pedri, la ginecologa forlivese di 32 anni di cui non si sa più nulla dal 4 marzo scorso, emergono novità dall’ospedale di Trento presso cui lavorava. L’azienda sanitaria provinciale ha ufficializzato il licenziamento dell’ex primario del reparto di ginecologia e ostetricia del Santa Chiara, Saverio Tateo.
A settembre si era chiusa l’istruttoria sui presunti casi di mobbing e maltrattamenti nel reparto di ginecologia dell’ospedale trentino, avviata dopo lo scoppio del caso Sara Pedri, scomparsa nel marzo scorso subito dopo il trasferimento dall’ospedale di Trento a quello di Cles da cui si era dimessa 24 ore prima della sparizione.
Gli ispettori inviati dal ministero e i carabinieri dei Nas avevano portato alla luce una serie di casi di mobbing e maltrattamenti in reparto, un “regno del terrore” instaurato da Tateo in cui la 32enne e altri tredici tra medici e infermieri vivevano da tempo.
Un clima di lavoro insostenibile che, secondo gli inquirenti, potrebbe avere contribuito ad indurre Sara Pedri al suicidio.
L’ormai ex primario Saverio Tateo e la sua vice, Liliana Mereu, indagati per maltrattamenti dalla procura di Trento, erano stati trasferiti in altre strutture fuori regione.
A settembre la commissione dell’azienda ospedaliera ha chiuso l’istruttoria sul caso chiedendo di chiudere il rapporto di lavoro con Tateo. Ora, dopo il parere favorevole espresso dal Comitato dei garanti, è arrivata l’ufficialità da parte dell’azienda sanitaria del licenziamento dell’ex primario.