Caso Bibbiano, attesa la prima sentenza. I bimbi tornano dai genitori

L’11 novembre è attesa la prima sentenza sul “caso Bibbiano”, che vede al centro delle indagini lo psichiatra Claudio Foti, titolare dello studio Hansel&Gretel. L’uomo è accusato di frode processuale e lesioni gravissime, a seguito dell’inchiesta “Angeli e Demoni” che aveva ipotizzato l’esistenza di un business sugli affidi dei minori.

Minori che, ad oggi, sono tornati dalle famiglie a cui erano stati sottratti dalla rete di servizi sociali sulla base di presunti abusi: dieci bambini su dieci sono tornati a casa, come riporta Tgcom24.

A margine dell’inchiesta è emerso un giro di affidi allontanati dalle loro famiglie sulla base di presunte molestie, ritenute inventate dagli inquirenti, accompagnate da false perizie. Stando a quanto ipotizzato, le ore di sedute di psicoterapia sarebbero servite solo a suggestionare i bambini con l’obiettivo di fare loro il lavaggio del cervello.

Tra i metodi emersi nelle indagini, ci sarebbero anche le falsificazioni dei disegni con aggiunta di elementi a carattere sessuale, case descritte erroneamente come fatiscenti, travestimenti dei terapeuti da “personaggi cattivi” delle fiabe per impersonare i genitori dei bimbi intenti a fare loro del male.

Le persone indagate sono 29, mentre le misure cautelari emesse sono 11. Tra le persone coinvolte anche il sindaco di Bibbiano in quota Pd, tra i 24 imputati rinviati a giudizio, a cui nel 2019 è stato revocato l’obbligo di dimora.

Sul tema, nel 2019, divampò un feroce scontro politico che vedeva M5s e Lega da un lato, e Pd dall’altro.