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Caso Albino Ruberti, terremoto Pd: lite davanti alla compagna Sara Battisti, salta un candidato alla Camera

Albino Ruberti, capo di gabinetto di Roberto Gualtieri, al centro della bufera per un video in cui urla e minaccia alcune persone. Terremoto nel Pd

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Un terremoto, a poco più di un mese dal voto. Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma (in quota dem), Roberto Gualtieri, è il protagonista di un video in cui si scaglia contro due persone. Tra i testimoni anche un candidato alle prossime elezioni politiche per il Pd, che ha deciso di ritirarsi, oltre a Sara Battisti, compagna dello stesso Ruberti, che nella mattinata di venerdì 19 agosto si è dimesso. Ecco cosa è successo.

Il video di Ruberti: cosa ha detto

A diffondere il video è stato ‘Il Foglio’.

Nel filmato si sente Albino Ruberti urlare e minacciare alcune persone: “Io li ammazzo… devono venire a chiede scusa per quello che mi hanno chiesto… a me non dicono ‘io me te compro'”.

E ancora: “Do cinque minuti per venire a chiedermi scusa in ginocchio. Si devono inginocchiare davanti. Altrimenti io lo scrivo a tutti quello che sti pezzi di… mi hanno detto…”.

“Io li sparo, li ammazzo”: i bersagli sarebbero un certo Vladimiro e un certo Adriano.

Tra i testimoni Francesco De Angelis e Sara Battisti

Alla sfuriata avrebbero assistito Francesco De Angelis, ex assessore regionale ed europarlamentare del Pd, candidato alle prossime politiche con lo stesso partito, e Sara Battisti, consigliera regionale del Pd, compagna dello stesso Ruberti.

albino rubertiFonte foto: ANSA
Albino Ruberti, ex capo di gabinetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

La donna, come si può ascoltare dal video, prova a placare l’uomo, che le risponde così: “Sara, se stai dalla parte loro io prendo le conseguenze…“.

Il video si interrompe con un urlo di sottofondo, “Oddio”, di una donna.

La spiegazione di Ruberti e le dimissioni

Il Foglio ha quindi contattato Ruberti, che ha derubricato la sfuriata a una “lite per motivi calcistici, accaduta circa due mesi fa a Frosinone con una terza persona, che non voglio citare, al termine di una cena. Alla scena erano presenti anche Vladimiro e Francesco De Angelis, con il quale ho ottimi rapporti. Niente di più”.

Nella mattinata di venerdì 19 agosto, Ruberti ha deciso di dimettersi inviando una lettera al sindaco: “Illustrissimo sindaco, in merito al video pubblicato nella serata di ieri dal quotidiano ‘Il Foglio’ confermo che quanto avvenuto trattasi di un litigio verbale durante una cena privata, che nulla ha a che vedere con il mio ruolo istituzionale. In particolare, ho reagito con durezza alla frase ‘mi ti compro’, che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere con foga sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l’ho considerata lesiva della mia onorabilità. Sono a disposizione per ogni chiarimento che riterrai necessario e, per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell’istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato“.

In passato, quando era capo di gabinetto del governatore Nicola Zingaretti, avrebbe detto a un agente della polizia locale di Roma, che lo aveva sorpreso a una cena in terrazza tra amici mentre gli italiani erano costretti in casa da soli per il lockdown, “lei non sa chi sono io“. Era il 1° maggio 2020.

Il passo indietro di De Angelis e la posizione del Pd

Il video, diventato virale, ha convinto Francesco De Angelis a ritirare la propria candidatura alla Camera in occasione delle prossime elezioni politiche.

L’eurodeputato ha inviato una mail al Nazareno: si sarebbe tirato indietro per evitare strumentalizzazioni, sottolineando che la sua fosse una candidatura “non in posizione eleggibile, ma di servizio”.

Fonti del Pd, riprese dall’Ansa, hanno invece dichiarato che il caso Ruberti è “un episodio gravissimo che non può restare senza conseguenze“.

L’affondo di Calenda

Sul fatto è intervenuto il leader di Azione, Carlo Calenda, che su Twitter ha condiviso il video.

Nel tweet ha attaccato il Pd: “Questo è il soave ambientino del Pd romano. Il capo di gabinetto di Gualtieri, già capo di gabinetto di Zingaretti, che ‘amministra’ il potere. Se fosse accaduto a noi, Repubblica ci avrebbe aperto il giornale”.

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