Cashback fiscale, spese detraibili rimborsate sul conto corrente: quando parte e come funziona
Governo pronto a varare il cashback fiscale, che permetterà di non dover aspettare il 730 per avere il rimborso delle spese detraibili
Per la gioia dei portafogli degli italiani, presto il cashback fiscale potrebbe entrare in vigore. Ma di cosa si tratta? A grandi linee, possiamo dire che il provvedimento permetterà di avere direttamente sul conto corrente il rimborso delle spese detraibili, che attualmente viene accreditato con la presentazione della dichiarazione dei redditi. Se le trafile parlamentari procederanno senza intoppi, il nuovo cashback fiscale entrerà in vigore nel 2023.
- Le differenze tra il cashback del 2021 e il cashback fiscale
- Cashback fiscale, le spese ammesse per ottenere il rimborso
- Cashback fiscale, come fare per attivarlo
- Il cashback fiscale contenuto nella legge delega in approvazione
Le differenze tra il cashback del 2021 e il cashback fiscale
Il termine cashback, nella mente degli italiani, evoca il provvedimento emanato dal governo Conte nel 2021. Quella misura prevedeva il rimborso del 10% delle spese effettuate con pagamenti elettronici (bancomat e carte sostanzialmente) fino a un massimo di 150 euro in sei mesi.
Il funzionamento del cashback fiscale è simile, ma a differenza del provvedimento poi sospeso dal governo Draghi, non sarà applicato a tutte le spese in maniera indiscriminata.
Cashback fiscale, le spese ammesse per ottenere il rimborso
Il cashback fiscale riguarderà più o meno tutte le spese che oggi rientrano nella categoria di quelle detraibili. Tra quelle principali troviamo, per esempio:
· spese mediche
· spese assicurative
· spese per i farmaci
· spese veterinarie
· spese per il trasporto pubblico
· spese di istruzione
· affitti per studenti fuori sede
Per ottenere il rimborso di queste spese, ad oggi, bisogna attendere la dichiarazione dei redditi. Solo allora si può vedere l’accredito delle somme. Ebbene, con il cashback fiscale tale accredito potrebbe essere immediato, versato direttamente sul conto corrente comunicato tramite l’app IO.
Il cashback fiscale verrà applicato solo sui pagamenti elettronici
Cashback fiscale, come fare per attivarlo
Il funzionamento è semplice e anche in questo caso ricorda molto il vecchio cashback. Al momento del pagamento il cittadino dovrà comunicare all’esercente la volontà di aderire al regime del cashback fiscale al posto della detrazione fiscale classica.
Spetterà poi all’esercente comunicare all’anagrafe tributaria l’adesione del cittadino al cashback fiscale. La detrazione, a questo punto, verrà notificata direttamente sull’app IO (l’app dei servizi per il cittadino) e l’accredito verrà effettuato sul conto corrente. Ovviamente il contribuente non potrà portare in detrazione la spesa già rimborsata.
Il cashback fiscale contenuto nella legge delega in approvazione
Il disegno di legge delega verrà approvato in Senato a giugno 2022. Se i decreti attuativi verranno approvati in modo rapido, il cashback fiscale potrebbe esordire già nel 2023.
In questo modo, per fare un esempio, per ottenere il rimborso del 19% delle spese sostenute in farmacia non bisognerà aspettare la dichiarazione dei redditi, con tempistiche che possono anche arrivare a svariati mesi. Per usufruire del cashback fiscale i pagamenti dovranno avvenire sempre con strumenti tracciabili.