Case a 1 euro a Patrica a Frosinone per salvare il borgo, il sindaco chiede l'aiuto del governo: "Serve legge"
A Patrica le case a 1 euro, ma si fa fatica a venderle: parla il sindaco del comune in provincia di Frosinone
Patrica, un piccolo Comune di appena 3mila abitanti in provincia di Frosinone, è balzato agli onori della cronaca per l’iniziativa delle “case a 1 euro“. Un’iniziativa, come ricorda il sindaco Lucio Fiordalisio, che è partita nel 2018 e che però è stata sospesa per alcuni problemi, motivo per cui il primo cittadino ha chiesto aiuto al governo.
Case a 1 euro a Patrica
L’iniziativa nata nel 2018 a Patrica, nella provincia di Frosinone, aveva l’obiettivo di dare l’opportunità di acquistare un immobile nel centro storico al prezzo simbolico di un euro, a coloro che decidevano di assumersi l’impegno di realizzare sullo stesso interventi di riqualificazione.
Iniziativa che quindi aveva un secondo intento, ovvero quello di ripopolare il borgo. Ma qualcosa non è andata come previsto. Alla base, infatti, serviva avere la disponibilità dei proprietari, o dei loro eredi, a cedere le loro vecchie case.
I problemi e lo stop a Patrica
“Solo allora potremo mettere in vendita le proprietà” aveva ricordato Fiordalisio, ma il sindaco si è trovato ad affrontare una sfida quasi impossibile.
Infatti, come riferito ad ANSA, il primo cittadino ha dovuto sospendere tutto perché “abbiamo riscontrato difficoltà nell’individuare i proprietari degli edifici censiti come fatiscenti e abbandonati”.
“Ci sono state diverse casistiche: dalle società che acquistavano gli immobili per ottenere i mutui e poi sparite all’improvviso, a successioni con proprietari residenti in tante parti del mondo e con i quali c’era pochissima possibilità di interagire” ha svelato il sindaco di Patrica.
Fiordalisio ha quindi sottolineato che non c’è stata più la possibilità di continuare.
La richiesta di una legge al governo
Quale soluzione allora per poter proseguire? Il sindaco di Patrica, attraverso ANSA, ha lanciato l’appello al governo Meloni: “Se ci fosse la volontà di presentare una legge che dia ai Comuni la possibilità di agire in maniera diretta, acquisendo gli edifici individuati come fatiscenti e abbandonati, l’iniziativa sarebbe stata un successo perché noi saremmo stati gli unici interlocutori”.
Fiordalisio, infatti, ha sottolineato che la richiesta “era stata incredibile, ma trovandoci tutte queste complessità non siamo riusciti a proseguire nell’attività”.
La palla passa ora all’esecutivo, nella speranza che Comuni con Patrica possano essere aiutati per evitare lo spopolamento attraverso iniziative come quella voluta da quello nel Frusinate.