Carola Rackete in tv contro Salvini. L'attacco di Formigli
Carola Rackete è stata invitata come ospite in collegamento alla trasmissione Piazza Pulita su La7
Carola Rackete, la capitana della nave Sea Watch 3 che lo scorso giugno è stata arrestata e poi rilasciata per aver forzato il blocco delle autorità italiane entrando nel porto di Lampedusa, è stata ospite in collegamento a Piazza Pulita su La7. Il giornalista Corrado Formigli aveva rivelato all’Adnkronos: “Salvini? L’avevamo invitato a partecipare alla puntata con Carola Rackete ma ci ha detto che non poteva venire”.
Carola Rackete a Piazza Pulita, l’intervista di Corrado Formigli
Alla capitana sono stati mostrati dei video in cui il leader della Lega Matteo Salvini attaccava la ragazza da Pontida; alla domanda di Formigli, se volesse rispondergli, Carola Rackete ha semplicemente detto di “no”. Poi ha continuato: “Vorrei dire che di professione faccio l’ecologista. Ho un master in conservazione della natura. Non mi interessa della politica interna italiana. Il pianeta sta per estinguersi”.
Durante la trasmissione, in merito alla possibilità di far sbarcare i migranti a bordo della Sea Watch 3 in Libia, Carola Rackete ha dichiarato: “Guardia Costiera Libica? Volevamo mantenere fede alla legge internazionale di portare i migranti in un porto sicuro. I porti libici – anche per la commissione UE – non sono sicuri. Si violano diritti umani costantemente”.
Carola Rackete ha poi lanciato un attacco all’Unione Europea: “A giugno siamo rimasti bloccati oltre 14 giorni mentre in mare tante altre persone avevano bisogno della nostra nave di soccorso. È responsabilità della Ue che non riesce a trovare una soluzione per prevenire casi del genere”.
Corrado Formigli ha poi chiesto a Carola Rackete cosa ha provato quando ha deciso di forzare il blocco, e la giovane ha risposto: “Ho sentito il peso della responsabilità sapendo che avevo un bene prezioso: delle persone umane a bordo che rischiavano con la loro salute. La sicurezza della vita delle persone va prima di qualsiasi altra conseguenza personale”.
Poi la giovane tedesca ha concluso l’intervista con un ringraziamento: “Vorrei dire grazie a tutti gli italiani che hanno mostrato la loro solidarietà nei miei confronti, che hanno sostenuto non tanto me quanti gli immigrati che arrivano nel vostro Paese”.
Corrado Formigli, l’attacco a Matteo Salvini
Formigli ha giustificato la scelta di aprire la stagione 2019-2020 invitando Carola Rackete poiché “lei non ha mai parlato in un programma di una tv italiana, ed è la donna che ha tenuto in scacco il potente ministro dell’Interno, Matteo Salvini. È anche, a mio parere, il personaggio che ha segnato il passaggio decisivo nella psicologia del leader della Lega: l’atto di forza che lui ha compiuto contro Carola, donna sola in mare, ha segnato un cambio di passo nella sua politica, lo ha portato sul lato eccessivo della forza. Un atteggiamento troppo prepotente e arrogante, nato da un senso di onnipotenza e all’origine del suo errore politico che ha fatto cadere il governo”.
Formigli ha precisato: “Ecco, Carola Rackete ha svelato l’eccesso di forza di Salvini, quella ‘hybris’ che sta alla base dei suoi errori politici. Il ministro dell’Interno della settima potenza mondiale non aveva bisogno di usare la forza contro dei disgraziati e una donna, costringendo quest’ultima a fare manovre pericolose per farli sbarcare. Bastava farli scendere dalla nave e applicare la legge in maniera severa”.
Il giornalista si è soffermato su Matteo Salvini: “Nonostante abbia compiuto un grave errore e non sia più al governo, le ragioni che lo hanno portato in alto sono tutte lì e lui continua ad essere, assieme al sovranismo, il racconto più avvincente della stagione”.
Formigli e l’invito a Matteo Renzi
Formigli poi ha dichiarato di aver contattato anche Renzi: “Abbiamo invitato anche Renzi, ma anche lui ci ha detto che non poteva. Speriamo che venga in una delle prossime puntate, ma speriamo soprattutto che l’ex premier riesca a vivacizzare le cronache politiche dei prossimi mesi, perché c’è il rischio di addormentarci. Anche se un governo che ci faccia ‘addormentare’ credo sia utile ai cittadini, ma a noi giornalisti serve vitalità, e penso che avremo una stagione frizzante, anche perché questo governo non mi sembra poi così stabile”.