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Carola Rackete, la Procura fa ricorso in Cassazione

La Procura di Agrigento ha presentato ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell'arresto di Carola Rackete

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La Procura di Agrigento ha presentato ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell’arresto di Carola Rackete, fermata e poi rilasciata per aver ignorato l’alt della Guardia di Finanza nel porto di Lampedusa. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, per la Procura la conclusione a cui è giunto il gip di Agrigento Alessandra Vella è “contraddittoria, errata e non adeguatamente motivata”.

Carola Rackete, il ricorso in Cassazione: le motivazioni dei pm

I pm della Procura scrivono che il gip “si è limitato ad affermare tout court che legittimamente Carola Rackete avesse agito poiché spinta dal dovere di soccorrere i migranti. L’impostazione offerta dal gip sembra banalizzare gli interessi giuridici coinvolti nella vicenda e non appare condivisibile la valutazione semplicistica offerta dal giudicante”. Stando a ciò, per la Procura la scarcerazione di Carola Rackete “è errata in ragione della tipologia di controllo che egli è chiamato ad effettuare in sede di valutazione di legittimità dell’arresto in flagranza operato dalla Polizia giudiziaria”.

Carola Rackete, la presunta contraddittorietà del gip

La tesi della Procura sostiene che “l’ordinanza di non convalida dell’arresto del gip è risultata essere viziata per violazione di legge, mancanza e contraddittorietà della motivazione, in quanto, dopo avere operato complesse valutazioni in diritto, non ha provveduto correttamente a valutare gli elementi di fatto e di diritto relativi alla configurabilità della causa di giustificazione, né ha motivato adeguatamente le ragioni per le quali ha ritenuto di applicarla nel caso di specie”.

Carola Rackete: il dettaglio nelle foto scatena la polemica Fonte foto: ANSA
Carola Rackete: il dettaglio nelle foto scatena la polemica
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