Carmela De Lucia morta in casa a Castelfranco di Sotto, ipotesi monossido di carbonio: l'allarme dei vicini
Carmela De Lucia, 72 anni, è stata trovata morta in casa a Castelfranco di Sotto (Pisa). L'ipotesi è decesso per avvelenamento da monossido di carbonio
Tragedia a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, dove il corpo senza vita di una donna di 72 anni è stato trovato all’interno di un alloggio popolare. La vittima, che si chiamava Carmela De Lucia, è stata trovata da alcuni vicini che hanno dato l’allarme in seguito a un principio di incendio sviluppatosi dentro il suo appartamento. È probabile che la 72enne sia morta a causa dell’avvelenamento da monossido di carbonio.
- La 72enne Carmela De Lucia trovata morta in casa a Castelfranco di Sotto
- L'ipotesi dell'avvelenamento da monossido di carbonio
- Tre persone intossicate ad Alessandria
- Come riconoscere la presenza di gas tossico
La 72enne Carmela De Lucia trovata morta in casa a Castelfranco di Sotto
Il macabro ritrovamento è avvenuto nella giornata di venerdì 3 dicembre, all’interno dell’abitazione della donna residente nel comune in provincia di Pisa. Lo riporta Ansa.
La vittima viveva da sola in un’abitazione di Apes (Azienda Per l’Edilizia Sociale di Pisa) e da diversi anni risultava regolarmente assegnataria dell’alloggio.
L’episodio si è verificato a Castelfranco di Sotto, comune di circa 13mila abitanti in provincia di Pisa
Sul luogo dell’incidente sono giunti immediatamente i vigili del fuoco, il personale sanitario del 118 e le forze dell’ordine. Spetterà a loro ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto.
Presente, sul posto, anche il sindaco di Castelfranco di Sotto Fabio Mini, per seguire personalmente la vicenda.
L’ipotesi dell’avvelenamento da monossido di carbonio
Sulla base di quanto ricostruito finora, la signora De Lucia sarebbe deceduta prima che l’incendio si sviluppasse all’interno dell’appartamento.
L’ipotesi formulata, quindi, è di un ennesimo decesso legato all’avvelenamento da monossido di carbonio.
Tre persone intossicate ad Alessandria
Nella tarda serata di giovedì 2 gennaio, anche un uomo di 65 anni e due donne, di 60 e 27 anni, sono rimaste intossicate dal monossido in un appartamento ad Alessandria. La famiglia è stata portata in codice verde in ospedale.
Dopo aver chiamato i soccorsi a causa di un malessere non definito, il personale sanitario del 118 ha rilevato la presenza del gas attraverso il dispositivo in dotazione.
In base a quanto riferito dal sito lospiffero.com, il monossido si sarebbe sprigionato da una caldaia alimentata a metano.
Come riconoscere la presenza di gas tossico
Il monossido di carbonio (CO) è un gas difficile da riconoscere in quanto inodore e incolore. Viene emesso dalle sigarette durante la combustione di tabacco e carta, ma anche da motori a benzina, fornelli, stufe, generatori, lampade a gas, carbone o legno.
L’accumulo di monossido di carbonio in spazi chiusi può causare la morte per avvelenamento in poco tempo: alti livelli di monossido di carbonio nel sangue, spiega Humanitas, portano al danneggiamento cellulare dell’organismo.
I sintomi per accorgersi della presenza di monossido di carbonio sono:
- mal di testa
- vertigini
- debolezza
- nausea
- vomito
- dolori al petto
- stato confusionale