Carlo Conti come Giorgia Meloni a Sanremo 2025, domanda sulle formiche (e cicale) in conferenza: la risposta
A Sanremo 2025 ci sono più formiche o cicale? La domanda durante la conferenza stampa spiazza Carlo Conti: è un chiaro riferimento a Giorgia Meloni
A Sanremo 2025 ci sono più cicale o formiche? La domanda arriva da un giornalista nel corso della penultima conferenza stampa del Festival. L’inviato si è rivolto direttamente a Carlo Conti ricalcando il quesito posto da Alexander Jakhnagiev a Giorgia Meloni durante un incontro con i giornalisti. Al direttore artistico della kermesse è stato chiesto: “A Roma ci hanno detto che se vedono le formiche non le calpestano. Qui ci sono più cicale o formiche?”.
La domanda a Carlo Conti
Nel corso della conferenza stampa di sabato 15 febbraio Carlo Conti è stato interrogato da un giornalista: “A Roma ci hanno detto che se vedono le formiche non le calpestano. Qui ci sono più cicale o formiche?”.
“Chi l’ha detto?”, ha risposto il direttore artistico. In seguito si è tenuto sul vago, senza prendere una posizione netta sull’argomento.
Fonte foto: ANSA
Il conduttore ha quindi risposto: “Non seguo le mie di conferenze stampa, figuriamoci quelle di altri”, per poi aggiungere che “bisogna essere un po’ cicale e un po’ formiche”.
Infine, Carlo Conti ha sottolineato che lui preferisce “poter cantare camminando, pedalando molto” e l’importanza di “continuare a pedalare”.
Il riferimento a Giorgia Meloni a Sanremo 2025
Il 9 gennaio Giorgia Meloni ha risposto alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa. Tra i presenti c’era l’inviato dell’agenzia Vista Alexander Jakhnagiev, che alla presidente del consiglio ha chiesto: “Lei calpesta le formiche? Ci fa caso quando cammina?”.
Poi ha spiegato: “Glielo chiedo perché mi è venuto in mente un detto popolare che sentivo spesso da mia nonna: quando calpesti le formiche può piovere”. La premier non ha saputo rispondere, limitandosi a queste parole: “Se calpesto le formiche? Se le vedo no, confesso che poi no le vedo sempre”.
Il significato
Il 9 gennaio Adnkronos ha pubblicato la spiegazione dello stesso Jakhnagiev, incalzato dai colleghi una volta terminata la conferenza stampa. L’inviato di Vista ha detto che “è una domanda che si sostanzia nella risposta”, ovvero che la sua interpretazione dipende dal senso che viene dato dall’interlocutore.
Sui social è scattato il giallo: secondo molti, le formiche rappresenterebbero la classe operaia mentre le cicale incarnerebbero il governo. Quindi sempre Alexander ha dato un’altra risposta al Corriere della Sera: “Le formiche sentono quando è in arrivo la pioggia, e allora si affrettano a completare quello che stanno facendo per rientrare al più presto nei formicai e mettersi al riparo”. A quel punto “è più facile calpestarle” ma anche “più difficile evitarle”.
Il mistero, per molti utenti social – c’è chi accusa l’inviato di essere filofascista, chi di essere “il solito di sinistra che filosofeggia” – è ancora aperta.
