Calenda rifiuta la proposta del Codacons: "Piuttosto Gasparri"
Il candidato sindaco Carlo Calenda denuncia il Codacons pubblicando una lettera in cui gli viene promesso appoggio in cambio di un assessorato
Carlo Calenda, candidato sindaco a Roma, ha pubblicato sui suoi social una lettera del Codacons. “Oggi scopriamo che il Codacons ha senso dell’umorismo, anche se inconsapevole. ‘Se mi dai un assessore ti appoggio‘. Piuttosto Gasparri o i discendenti di Pol Pot”, ha scritto il politico, divulgando il contenuto della Pec firmata dal presidente del Codacond, l’avvocato Giuseppe Ursini.
“Le scriviamo la presente nella sua qualità di candidato a sindaco della Capitale. Il Codacons da sempre è attivo nella denuncia del malcostume e dei disservizi di Roma, come da allegato che riassume le nostre innumerevoli azioni a tutela dei cittadini della Capitale”, si legge nella lettera.
“In occasione delle prossime elezioni comunali, il collegio di presidenza del Codacons ha valutato che è arrivato il momento di impegnarsi attivamente a fianco della politica”, riporta ancora l’email inviata dall’ente che rappresenta i consumatori.
“L’Associazione ha dunque deliberato di appoggiare pubblicamente alle prossime elezioni il candidato sindaco che si impegni formalmente con il Codacons, e in primis con i cittadini romani, alla creazione di un assessorato specifico per la tutela dei consumatori, da affidare a un esperto indicato dal Codacons stesso”, la richiesta velata al candidato.
Tanti i commenti sotto al post di Carlo Calenda, con parole molte dure nei confronti del Codacons per la richiesta di istituire un assessorato ad hoc nel Comune di Roma in cambio dell’appoggio ai candidati che si impegneranno formalmente con l’associazione.