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Caos treni, rabbia dei pendolari: "Passeggeri di serie A e di B"

I passeggeri protestano per la confusione tra ordinanze regionali e nazionali sul distanziamento sui treni

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

La scelta del presidente della Liguria Giovanni Toti di andare contro l’ordinanza nazionale sul distanziamento nei treni fa arrabbiare le associazioni dei pendolari liguri. La confusione tra provvedimenti regionali e nazionali non piace ai passeggeri, soprattutto dal punto di vista dei controlli sanitari:”L’unica cosa certa di tutto questo caos è che ci sono viaggiatori di serie A, quelli delle frecce che sono monitorati e a distanza, mentre nei regionali resteranno i viaggiatori di serie B con le misure di sicurezza ridotte al minimo” dicono a Repubblica.

Caos treni, rabbia dei pendolari: la lettera dei pendolari ai ministeri

I comitati pendolari liguri e Assoutenti hanno scritto una lettera al ministro dei Trasporti e a quello della Salute e al Comitato Tecnico Scientifico chiedendo norme uniformi per qualunque tipologia di treni e per il trasporto locale.

Tra le richieste fatte dalle associazioni l’obbligo di prenotazione del posto per tutte le tipologie di treni, non solo per frecce e intercity ma anche per i regionali e il contingentamento dei posti con prenotazione obbligatoria anche per i pendolari. Ma reclamano inoltre multe salate e chiare per chi trasgredisce le regole: 400 euro per chi non indossa la mascherina e 200 euro per chi accede ai treni regionali senza prenotazione.

Caos treni, rabbia dei pendolari: le denunce dei pendolari

“La situazione è paradossale, manca completamente il coordinamento in una situazione sanitaria che non è certo risolta – spiega Sebastiano Lopes, portavoce dei pendolari del ponente – Avere indicazioni opposte tra governo e regioni porta soltanto ad avere viaggiatori di serie A come quelle delle frecce che sono monitorati e a distanza. Anzi, ricevono anche la mascherina una volta a bordo mentre i pendolari sono abbandonati a loro stessi”.

Le condizioni di assembramenti sui treni regionali liguri provenienti da tutto il Nord Italia per le località marittime è nel caos già da diverse settimane, come denunciano le associazioni. “Su frecce e intercity si può risalire a chi era nello stesso vagone, comunque a distanza – continua Lopes. Sui regionali si viaggia accanto a sconosciuti che non sono in alcun modo rintracciabili”.

Sulla stessa linea anche Andrea Di Cesare per il comitato pendolari Genova – Milano che dice: “Continua a esserci un rimpallo di responsabilità mentre servirebbero norme chiare e uguali per tutti, propri per evitare situazioni come queste – dice il rappresentante dell’associazione. Solo pochi giorni fa nell’ultimo incontro con l’assessore regionale al Trasporto (ligure n.d.r.) Gianni Berrino e i vertici di Trenitalia avevamo ribadito la necessità di un filtro preventivo di controlli a terra e l’obbligo di indossare la mascherina con sanzioni chiare per i trasgressori”.

 

passeggeri Fonte foto: Ansa
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