Caos treni e Salvini travolto da critiche feroci, il retroscena: l'ira del ministro, gli alleati lo isolano
Caos treni e critiche a Matteo Salvini: il ministro dei Trasporti isolato anche da Fratelli d'Italia e Forza Italia
Treni di nuovo nel caos e inevitabile nuova bufera su Matteo Salvini, ministro dei Trasporti. Il leader della Lega, nelle scorse ore, è stato attaccato ferocemente dalle opposizioni, oltre che, via social, da tanti cittadini adiratissimi per l’ennesima giornata nera segnata da ritardi e disagi sulle linee ferroviarie. Qualche problema Salvini pare averlo anche nella maggioranza. Nessuno degli alleati lo ha difeso pubblicamente. Per questo si parla di un ministro rimasto isolato. Nel frattempo pare che stia per saltare la poltrona dell’Ad di Trenitalia, Luigi Corradi.
- Treni, altra giornata nera: Salvini criticato e furioso
- In arrivo un cambio ai vertici di Trenitalia
- Matteo Salvini isolato
Treni, altra giornata nera: Salvini criticato e furioso
Sabato 11 gennaio è stata un’altra giornata di pena e tormenti per migliaia di viaggiatori. Si sono registrati forti rallentamenti alla circolazione ferroviaria nel Nord Italia.
I problemi hanno avuto inizio alle 7 del mattino a causa di un guasto elettrico nel nodo di Milano, con conseguenti sospensioni e cancellazioni dei treni che collegano il capoluogo lombardo con Genova, Venezia e Bologna. Inevitabili ripercussioni anche sui convogli regionali di Trenord.
Matteo Salvini e Giorgia Meloni
Migliaia i passeggeri rimasti sulle banchine delle stazioni, con ritardi fino a 200 minuti.
Matteo Salvini, alla luce di questa situazione, è stato bersagliato di critiche. La Repubblica fa sapere che il ministro sarebbe andato su tutte le furie per la gestione comunicativa della vicenda da parte di Trenitalia. A fargli perdere le staffe sarebbe stato il messaggio diramato dalla società che ha invitato ad “evitare gli spostamenti”.
Salvini, rivela sempre Repubblica, si sarebbe adirato a tal punto da pretendere a strettissimo giro che la società parlasse di rimborsi in blocco ai malcapitati viaggiatori.
In arrivo un cambio ai vertici di Trenitalia
Una situazione incandescente che dovrebbe avere come conseguenza a breve termine un cambio al vertice di Trenitalia. Entro fine gennaio dovrebbe saltare la poltrona dell’amministratore delegato, Luigi Corradi. Quest’ultimo potrebbe essere dirottato a Fs International, la newco che riunisce le società estere del gruppo, attivo dal Regno Unito all’Olanda alla Grecia. Poltrona di prestigio, ma certamente meno operativa dell’attuale.
Il posto di Corradi potrebbe essere preso da Gianpiero Strisciuglio, designato da Salvini sempre a maggio del 2023 come amministratore delegato di Rfi, la società che gestisce l’infrastruttura ferroviaria.
Matteo Salvini isolato
Per ore Salvini sui social è stato attaccato da centinaia di utenti. Durissime anche le opposizioni. Curioso notare che innanzi a tanto baccano nessuno di Fratelli d’Italia sia intervenuto pubblicamente per tendere una mano al ministro leghista. E un motivo preciso di tale isolamento ci sarebbe.
Sempre Repubblica, che ha contattato alcuni esponenti meloniani che hanno preferito rimanere anonimi, spiega che FdI si è tenuta lontana dalle polemiche per il fatto che Salvini ha domandato e ottenuto una gestione a tutto campo del suo dicastero. Il ragionamento degli alleati è quindi il seguente: avendo voluto piena autonomia, che si prenda croci e delizie o onori e onori, che dir si voglia.
Pare che il capo della comunicazione del partito di Giorgia Meloni, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, avrebbe detto ai suoi di non buttarsi nella mischia a livello comunicativo sulla faccenda treni. Altrimenti detto, che Salvini peli da solo la brutta gatta che si è ritrovato in mano.
Da segnalare che anche da Forza Italia nessuno si è esposto con convinzione per dare manforte al ministro dei Trasporti.