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Cane corso incatenato e morto di fame a Cagliari, padrone denunciato per maltrattamento e abbandono

Otto, il povero cane corso morto a Cagliari, è stato abbandonato senza cibo, riparo e legato in modo da non potersi quasi muovere. L'atroce racconto

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Un triste caso di maltrattamenti di animali è emerso a Cagliari dopo l’intervento delle guardie zoofile Oipa, che hanno testimoniato la triste fine di Otto, un cane morto di stenti dopo essere stato abbandonato in condizioni disumane dal padrone. Il povero corso è stato trovato legato ad una catena cortissima, senza cibo né riparo, e lasciato spegnersi lentamente. Nello stesso luogo erano presenti altri cinque cani, undici conigli e quattro capre a loro volta trovati in condizioni pessime. Gli operatori li hanno liberati e affidati a strutture sicure, ma purtroppo 3 cuccioli non ce l’hanno fatta. Uno scenario atroce, per il quale un uomo è stato denunciato.

Il cane morto a Cagliari l’ennesimo caso

Quello di Otto è solo uno dei numerosi casi di maltrattamento riscontrati dall’organizzazione internazionale di protezione degli animali durante la sua attività di salvataggio.

E raccontare la vicenda è stata Monica Pisu, coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Cagliari. “Non lo dimenticherò mai: l’ho chiamato Otto, non aveva nemmeno un nome, e nessuno del nucleo familiare lo ha degnato di uno sguardo mentre eravamo lì. Se ne era andato da poche ore” ha raccontato, afflitta dal dolore.

Insieme al povero animale, Oipa ha rinvenuto altri cinque cani ridotti come scheletri, quattro cuccioli e una femmina adulta. Presenti anche undici conigli e quattro capre, tutti sequestrati dagli operatori. Il detentore degli animali è stato denunciato per maltrattamenti e abbandono.

I cani salvati e posti in rifugi sicuri

I cani sono ora ospitati in un rifugio gestito dall’associazione Bau Club in attesa di essere adottati. Purtroppo, tre dei quattro cuccioli sono morti di parvovirosi pochi giorni dopo il salvataggio. Le capre e i conigli sono stati trasferiti invece in un santuario per animali.

L’intervento delle guardie Oipa di Cagliari è avvenuto dopo il grande sequestro avvenuto lo scorso agosto, durante il quale sono stati salvati venti cani in una casa dove c’erano corpi in decomposizione. L’organizzazione era di recente intervenuta anche in altre province italiane, come ad esempio a Genova dove erano stati liberati ben 69 animali.

“Nessuno di quegli animali aveva a disposizione acqua, cibo e riparo” ha spiegato Pisu. “Alcuni cani, di cui due legati a catena corta, erano dentro un recinto pieno di immondizie. Ora pian piano i superstiti si stanno riprendendo. Siamo arrivati in tempo a salvarli, ma il mio pensiero va sempre al povero cane corso morto in quell’orrendo contesto”.

Otto potrebbe diventare un simbolo

Monica Pisu ha confessato che le piacerebbe che il povero Otto fosse ricordato, vittima innocente della crudeltà del proprio padrone, capace di cagionargli una morte lenta e orribile.

“Questa povera anima si è consumata piano piano fino alla morte: non una cuccia, un riparo, lasciato senza mangiare a sfinirsi per poi morire nell’indifferenza di tutti. Non lo dimenticherò mai” ha affermato la donna.

cane morto cagliari Fonte foto: ANSA/Facebook
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