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Candidata alle elezioni Regionali in Abruzzo la preside della scuola dove i bimbi cantavano "Faccetta nera"

Una docente della scuola dove è preside la candidata di FdI Laura D'Ambrosio ha fatto cantare "Faccetta nera" ai suoi alunni. Zero provvedimenti presi

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Emerge in queste ore una storia ambigua sulla candidata alle elezioni Regionali in Abruzzo Laura D’Ambrosio. Secondo quanto ricostruito da alcuni giornali, nella scuola della preside i bambini avrebbero cantato “Faccetta nera” insieme a un’insegnante. A rendere la storia ancora più complessa è la data nella quale è stata compiuta questa azione: la Giornata della Memoria dello scorso anno. Il fatto sarebbe accaduto nella provincia di Teramo, nell’Istituto comprensivo di Nereto. In quell’occasione intervenne l’Anpi Val Vibrata, coinvolti dai genitori dei bambini che gli avevano sentito canticchiare la nota canzone  di propaganda coloniale fascista. D’Ambrosio, da parte sua, non ha preso provvedimenti verso l’insegnante.

“Faccetta nera” cantata in aula

Lo scorso anno, durante la Giornata della Memoria, un’insegnante dell’Istituto comprensivo di Nereto (in provincia di Teramo) ha fatto cantare ai suoi alunni la canzone fascista “Faccetta nera” (è accaduto anche in Puglia in una classe elementare). La decisione è stata presa da Stefania Pompeo, insegnante che ha deciso di spiegare perché “all’epoca del fascismo la vita per un bambino non era colorata come oggi”.

Gli studenti hanno cantato e applaudito, senza davvero comprendere la storia dietro la canzone, ovvero la propaganda coloniale per giustificare la schiavitù della popolazione abissina e la conquista dell’Etiopia.

L’intervento dell’Anpi

L’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) locale aveva ricevuto diverse segnalazioni di genitori preoccupati perché i figli avevano imparato la canzone. Così è partito l’intervento, che ha richiesto alla presidente Laura D’Ambrosio di prendere provvedimenti contro l’insegnante accusata.

In seguito a un controllo sull’approfondimento (così lo aveva chiamato l’insegnante) per la Giornata della Memoria, emersero altri dettagli. L’insegnante aveva ragionato sullo sfruttamento italiano in Africa e raccontato dei dettagli sulla scuola al tempo del Fascismo.

Cosa c’entra la candidata alle regionali?

L’Anpi aveva richiesto alla preside della scuola di intervenire. D’Ambrosio aveva definito quanto accaduto una “scelta sconsiderata” e aveva espresso tutto il suo biasimo per l’episodio. Si era anche impegnata a prendere provvedimenti nei confronti dell’insegnante, ma non è mai cambiato nulla.

Al contrario, come fa notare La Repubblica, la docente ancora lavora nello stesso istituto ed è stata incaricata di celebrare la ricorrenza delle Foibe a Nereto. Inoltre l’insegnante, Stefania Pompeo, è salita sul palco per condurre la serata di presentazione della candidatura politica con Fratelli d’Italia della preside d’Ambrosio, in corsa per l’Abruzzo (dove oggi era attesa la nuova governatrice della Sardegna in sostegno del candidato del Pd).

spazio Giallo per i bambini nel carcere di Foggiafoto cautillo Fonte foto: ANSA/Facebook
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