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Camilla Mancini a Le Iene con il monologo contro il bullismo: il racconto della figlia dell'ex Ct Roberto

Camilla Mancini, figlia dell'ex Ct della Nazionale Roberto, ha raccontato in Tv a Le Iene la sua testimonianza contro il bullismo, subito per tanti anni

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

La figlia di Roberto Mancini, Camilla, torna a parlare del bullismo subìto nel corso della sua vita e lo fa con un monologo a Le Iene. Nella puntata del programma satirico di domenica 17 novembre, la 27enne è andata in onda con un lungo discorso sulle conseguenze profonde delle prevaricazioni subite durante l’infanzia e l’adolescenza, per la malformazione che l’accompagna da quando è nata.

Il discorso di Camilla Mancini

Camilla Mancini aveva già parlato del bullismo ricevuto durante la sua vita in un’altra intervista Tv, in cui aveva spiegato la sua asimmetria al viso, una paresi con la mobilità ridotta del lato destro del volto, che si sono manifestate per complicazioni durante il parto.

“Stasera voglio immaginare che questa telecamera sia uno specchio e guardarmi dritta negli occhi, anche se non è facile” è l’inizio del monologo della 27enne a Le Iene, “per anni ho combattuto contro la mia immagine, evitando di guardarmi, ma adesso voglio provarci. Vedo me, Camilla, e vorrei dirle: Sorridi, sei coraggiosa. Non te l’ho mai detto perché ero troppo severa, avevo un’idea di perfezione che – adesso lo so – era irraggiungibile”.

Camilla Mancini con il padre Roberto

Il racconto contro il bullismo della figlia di Roberto Mancini

Per Camilla Mancini l’occasione è la presentazione del suo primo romanzo Sei una farfalla, un titolo che rappresenta la capacità di trasformare la sofferenza in forza e in un messaggio per tutti.

“Non temere, andrà tutto come deve andare: alcuni sogni li stai realizzando, altri andranno in frantumi, ma ne basta uno per provare una gioia immensa – ha detto ancora a Le Iene – So che il tuo istinto è quello di stare al tuo posto, nell’ombra, ma non va bene, come non va bene subire quello che ti ha accompagnato sin da quando avevi sette anni”.

Il libro

“È brutto scoprire quanto possono far male le parole. Non puoi giocare con noi. Sei diversa. Perché hai la bocca così? Non esiste privilegio che sia più forte del dolore, né cognome, vantaggio o scudo che possa proteggere dalla sofferenza” ha continuato in un discorso immaginario alla sé stessa bambina.

“Ma tu devi dire grazie anche a quelle persone perché ti sei disperata senza però mai arrenderti – è il discorso della 27enne – Sei stata triste, amareggiata e desolata, ma sola mai e ancora oggi sento l’amore di chi mi è stato vicino nei momenti più bui. Avete ragione, sono diversa e mi sono sentita così per tutta la vita”.

Nel suo libro la figlia di Roberto Mancini ha riportato la sua testimonianza, il suo percorso di crescita anche tramite la terapia e il sostegno della famiglia.

“Ho deciso di raccontare le mie esperienze anche per sostenere chi vive una situazione simile e soffre in silenzio – ha detto ancora Camilla Mancini davanti alla telecamere – Ho deciso che gli attacchi di panico e di ansia, nemici silenziosi, servono per farmi capire che è arrivato il momento di permettermi di essere vulnerabile. È quasi spaventoso ma voglio fidarmi di me, voglio provarci. La mia non è una guerra e, se mai lo è stata, è finita. Posso togliere l’armatura”.

Sono libera. Mi chiamo Camilla Mancini e sono bella e sono coraggiosa. Me lo dico da sola. E va bene così” è stato il suo messaggio finale.

Fonte foto: ANSA/ Instagram - Camilla Mancini

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