Cadavere Borno, svolta: la donna fatta a pezzi ha un nome. Chi è e come è stata riconosciuta
Il cadavere apparterrebbe a un'attrice hard molto conosciuta in Lombardia, riconosciuta dai fan grazie ai dettagli sui tatuaggi
Ha un volto e un nome la donna uccisa e fatta a pezzi, i cui resti sono stati trovati il 20 febbraio scorso a Borno, in provincia di Brescia. Si tratterebbe di una nota attrice hard lombarda, e a riconoscerla sarebbero stati proprio alcuni fan. Per facilitare il riconoscimento del cadavere, infatti, gli inquirenti avevano diffuso i dettagli dei diversi tatuaggi trovati sul corpo della donna.
Proprio questi particolari avrebbero portato alla segnalazione da parte di alcuni fan dell’attrice, che nelle scorse ore hanno contattato la redazione del sito di informazione locale bsnews.it. La segnalazione è stata poi raccolta e approfondita dagli inquirenti che seguono il caso dal giorno del ritrovamento.
- Cadavere Borno, l'opera di un killer professionista
- Il ritrovamento del cadavere a Borno e poi la svolta
- Cadavere Borno, caccia all'assassino: fermato un uomo
Cadavere Borno, l’opera di un killer professionista
I resti della donna erano stati trovati all’interno di diversi sacchetti di plastica abbandonati in un dirupo a Paline di Borno, al confine tra le province di Bergamo e Brescia, nell’alta Val Camonica. Dai primi riscontri gli inquirenti avevano appurato che la donna era stata fatta a pezzi con un coltello professionale.
Poi i suoi resti erano stati congelati in un freezer non domestico e successivamente abbandonati nel dirupo all’interno di sacchi di plastica. Da qui l’idea che l’omicidio sia stato compiuto da un killer professionista. Altro dettaglio inquietante erano gli sfregi, fatti con il fuoco, trovati sul volto.
Il ritrovamento del cadavere a Borno e poi la svolta
A rinvenire i quattro sacchetti contenenti le parti della vittima era stato un sessantenne del posto, attirato da una mano smaltata che usciva da uno dei contenitori.
Dopo aver tentato, senza successo, di dare un nome alla donna – di età compresa tra i 30 e i 50 anni, alta un metro e sessanta e peso di circa 50 chili – tramite i filmati delle telecamere di sorveglianza o con le impronte digitali, gli inquirenti hanno diffuso i dettagli del ritrovamento e in particolare dei tatuaggi.
Una “V” rovesciata sulla coscia destra, “VV” rovesciate sulla coscia sinistra, disegno maculato sul gluteo destro e diverse scritte su varie parti del corpo.
Cadavere Borno, caccia all’assassino: fermato un uomo
Questi particolari, evidentemente, hanno facilitato i ricordi di alcuni fan della donna che, effettivamente, da circa un mese era sparita dai social.
L’intuizione degli inquirenti, ovvero cercare indizi da possibili conoscenti rendendo pubblici i dettagli dei tatuaggi, si è rivelata felice.
Ora, una volta confermata l’identità della donna, comincerà la seconda parte dell’indagine, finalizzata a dare un nome all’assassino.
Un uomo di 43 anni è stato fermato nella notte tra lunedì 28 marzo e martedì 29 marzo: amico della vittima, è sotto interrogatorio.