Il cadavere riemerso dal Po è quello di una giovane donna: l'autopsia svela nuovi dettagli
Cosa sappiamo sulle ipotesi Saman Abbas e Isabella Noventa, cosa hanno scoperto i medici su chi era la vittima
Ci sono aggiornamenti riguardo al cadavere di una donna fatto a pezzi e ritrovato all’interno di un borsone nel Po in località Occhiobello, in provincia di Rovigo.
Martedì era stata l’ANSA a dare notizia del ritrovamento e nelle prime ore dopo l’evidenza della tragedia erano spuntate alcune ipotesi: i resti sarebbero potuti essere quelli di Isabella Noventa o di Samira El Attar.
Nella giornata di mercoledì sono arrivati alcuni aggiornamenti, legati in particolar modo ai risultati dell’autopsia: ecco cosa sappiamo di nuovo.
Cadavere di una donna ritrovato in un borsone nel Po a Rovigo (Occhiobello): i risultati dell’autopsia
L’indagine sul cadavere ha evidenziato che quello fatto a pezzi e nascosto in un borsone è il cadavere di una donna giovane, di carnagione bianca. La morte sarebbe avvenuta non più tardi di un paio di settimane a partire dalla data del ritrovamento.
Il corpo è stato ripiegato in posizione fetale, privato della testa e di parte degli arti, sono state la conformazione delle costole e del bacino a far pensare a una donna.
Perché i resti ritrovati del Po non sono quelli di Saman Abbas, la 18enne pakistana, né di Isabella Noventa
L’esame autoptico ha fatto cadere le ipotesi che i resti siano da attribuire a Saman Abbas, scomparsa a 18 anni, secondo i carabinieri e la procura uccisa dai familiari.
Non si tratterebbe neanche di quel che rimane del corpo di Isabella Noventa, 55enne uccisa nel 2016 da Freddy Sorgato, ex fidanzato di lei. I macabri dettagli della confessione di Sorgato, che ha detto di aver ucciso Noventa con la complicità dell’amante, evidenziano che il cadavere della vittima, gettato nel fiume Brenta, era stato avvolto in alcuni sacchetti di plastica, non in un borsone come nel caso di Occhiobello.
I carabinieri di Rovigo, in mancanza di altre piste, stanno quindi procedendo con la comparazione del dna di altre donne scomparse.
Martedì un cadavere fatto a pezzi è affiorato dal Po in un borsone: cosa sappiamo
Martedì i militari, avvisati della scoperta dei resti da un dipendente dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, sono giunti sul posto e hanno aperto il borsone effettuando la macabra scoperta: all’interno il cadavere mutilato di una donna, decapitato e in discreto stato di conservazione nonostante la permanenza in acqua.
Probabilmente il borsone è emerso dalle acque del fiume Po a causa della secca provocata dalla siccità delle ultime settimane.
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