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Coronavirus e superdiffusori: Burioni spiega la "legge di Pareto"

Il virologo Roberto Burioni ha spiegato il ruolo dei superdiffusori di coronavirus attraverso la legge di Pareto

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Il virologo Roberto Burioni è intervenuto nuovamente sul tema coronavirus sul suo sito ‘Medical Facts’. Parlando dell’indice “erre zero”, l’esperto ha spiegato che esso “nonostante alcune descrizioni pittoresche, è il numero medio di persone che vengono contagiate da un malato di Covid-19“. Ancora Burioni: “Nel caso di questo virus è un numero molto alto, tra due e tre. In altre parole, 100 persone malate di coronavirus, mediamente, ne contagiano (semplifichiamo) duecento”.

Poi Burioni ha citato l’ingegnere Vilfredo Pareto e la sua “legge”. A tal proposito, l’esperto ha scritto: “Questo studioso geniale, studiando la distribuzione dei redditi, si accorse che in Italia il 20% delle persone possedeva l’80% delle terre. Questa osservazione ispirò la ‘legge di Pareto‘, che in maniera empirica stabiliva che la maggior parte degli effetti è dovuta a un numero ristretto di cause”.

Il virologo ha deciso di utilizzare la “legge di Pareto” per analizzare il coronavirus, spiegando che “la maggior parte delle infezioni è dovuta a poche persone, i temibili ‘superspreader‘, ovvero ‘superdiffusori‘”.

Burioni, che nei giorni scorsi ha fatto il punto sulla pandemia di coronavirus in Italia, ha poi aggiunto: “Un recente lavoro svolto a Hong Kong ha stabilito che su 349 casi locali, ben 196 erano dovuti a sei eventi di superspreading. Addirittura, una sola persona sembra averne infettate 73. Proprio in questo studio si evidenzia come il 20% dei casi, tutti legati a eventi di riunione sociale, erano responsabili dell’80% dei contagi”.

Sempre a proposito dei “superdiffusori”, il virologo ha sottolineato che “altre analisi epidemiologiche hanno confermato che un piccolo numero di individui è responsabile per la grande maggioranza dei casi“.

Burioni ha definito il dato “preoccupante“, perché “identificare e isolare queste persone non è facile”.

Il virologo, però, ha anche aggiunto che “se questi dati fossero confermati e se riuscissimo ad affinare la nostra capacità di identificare e isolare i superspreader”, si potrebbero “controllare eventuali ‘ritorni di fiamma’ dell’epidemia, senza misure estreme di isolamento sociale che hanno un effetto drammatico, non solo sull’economia, ma anche sulla qualità della vita delle singole persone”.

Nel corso della sua analisi, Burioni ha anche fornito un altro punto di vista sul dato sui “superdiffusori” di coronavirus, che mostra anche che “una quantità spaventosa di malati di Covid-19 non ha trasmesso la malattia a nessuno”.

Chi è Roberto Burioni, virologo e professore tra libri e ricerca Fonte foto: Getty Images
Chi è Roberto Burioni, virologo e professore tra libri e ricerca
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