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Bucha, le 5 possibili conseguenze del massacro dei civili: tira aria di burrasca sul Vecchio Continente

Le immagini provenienti da Bucha relative al massacro dei civili stanno scuotendo il mondo e, probabilmente, provocheranno conseguenze cruciali

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Orrore a Bucha. La ritirata russa dalla cittadina situata a nord-ovest di Kiev ha fatto trapelare uno scenario agghiacciante: le immagini di una fossa comune e quelle dei civili massacrati i cui corpi sono stati lasciati addirittura in strada, senza sepoltura, stanno provocando poderose ondate di indignazione a livello globale. A ciò si aggiungono le testimonianze che raccontano che i soldati del Cremlino, per avanzare senza essere colpiti, avrebbero utilizzato come scudi umani dei bambini ucraini. La situazione emersa sta scuotendo il mondo e mobilitando ulteriormente l’Occidente. I vertici UE parlano di nuove sanzioni e processi internazionali.

Bucha, Zelenky: “Soldati russi assassini, torturatori e stupratori”

Nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato con ira l’operato delle forze armate russe, descrivendo i militari di Mosca come degli “assassini, torturatori e stupratori”.  “Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel”, ha sottolineato Zelensky in un video divulgato nelle scorse ore.

Naturalmente la Russia ha negato ogni tipo di responsabilità. Il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass (l’agenzia di stampa ufficiale russa), ha dichiarato che le foto e i video diffusi sarebbero solo “un’altra provocazione” da parte di Kiev in quanto tutte le unità della Russia avrebbero lasciato la località mercoledì scorso.

“Durante il periodo in cui questa località è stata sotto il controllo delle forze armate russe – ha sostenuto il ministro della Difesa russo -, nessun abitante ha subìto azioni violente. Tutti gli abitanti locali hanno avuto l’opportunità di lasciare liberamente l’insediamento in direzione nord”.

Quel che sostiene la propaganda putiniana è però alquanto difficile da comprendere. E soprattutto risulta poco credibile perché l’orrore di Bucha non solo è stato descritto dagli ucraini, ma anche da organizzazioni umanitarie indipendenti tra cui Human Rights Watch.

Inoltre  ci sono documentazioni fotografiche di vari giornalisti dell’Associated press, una delle agenzie di stampa più autorevoli al mondo. A questi contributi vanno aggiunti quelli del Guardian, del Wall Street Journal e della BBC.

Cosa accadrà adesso: le conseguenze del massacro

I vertici UE hanno già fatto sapere di avere intenzione di volere mettere ancor più all’angolo Putin dal punto di vista economico, procedendo con altre sanzioni. Dmytro Kuleba, Ministro degli affari esteri d’Ucraina, ha suggerito tramite un post, in che modo si potrebbe mandare sul lastrico lo “Zar”.

“Il massacro di Bucha – ha scritto Kuleba – è stato deliberato. I russi mirano a eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli fuori. Chiedo ORA nuove devastanti sanzioni del G7: embargo petrolio, gas, carbone; chiusi tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da SWIFT”.

Naturalmente sanzioni così dure sono difficili da immaginare per i leader europei nel breve periodo in quanto innescherebbero una profonda crisi economica.

Ci potrebbe poi essere un’altra conseguenza che potrebbe dare uno scossone alla situazione. Cuno Tarfusser, ex giudice della Corte penale internazionale dell’Aia, intervistato dal Corriere della Sera, ha detto che è un’ipotesi plausibile il fatto che Putin potrebbe essere ricercato dalla Corte Penale Internazionale.

“Direi proprio di sì. In Ucraina si commettono crimini di guerra ogni giorno. Il punto è raccogliere prove “genuine”, cosa non facile in una situazione di conflitto aperto. È quanto sta cercando di fare la squadra del procuratore generale della Cpi Karim Khan”, ha spiegato l’ex giudice.

Per un mandato di cattura nei confronti del presidente russo e dei suoi generali si dovranno aspettare anni? “Non credo così a lungo – ha aggiunto Tarfusser -. Ci si potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. In questa guerra non bisogna andare lontano per individuare i responsabili e raccogliere le prove”.

Orrore a Bucha.
Vladimir Putin, presidente della Russia

Anche Michael Newton, un esperto internazionale in questo settore, ha definito quello che sta trapelando in queste ore “un esempio di manuale” di crimini di guerra. Alla Bbc ha spiegato che i morti trovati sulla strada a Bucha non sono che “macro evidenze”. Ma occorre anche “andare a livello più granulare, per preparare cause specifiche contro individui specifici”. “Mosca dice di non aver colpito civili? Può dire ciò che vuole, le prove sono inconfutabili”, ha chiosato Newton.

Altra grave conseguenza, che già ora si sta delineando, è un aumento della tensione geopolitica a livello globale, con il pericolo che la guerra tra Mosca e Kiev possa debordare in altri Paesi.

Il segretario della Nato Jens Stoltenberg, ospite di Che Tempo Che Fa su Rai Tre, ha lanciato un messaggio chiaro alla Russia: “Difenderemo ogni centimetro di territorio, e in caso di attacco a un alleato la Nato risponderà”. Continua a tirare aria di burrasca sul Vecchio Continente.

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