Bruno Vespa sotto attacco dall'Usigrai al Pd: "Portavoce ufficiale di Meloni", lui sbotta e ne ha per tutti

Non poteva mancare la replica di Bruno Vespa agli attacchi dell’opposizione e di Usigrai. Non fa sconti a nessuno e risponde a tutti, dal Movimento 5 Stelle all’onorevole Ruotolo, lanciando a sua volta altre critiche e insinuazioni.

• Ruotolo: "Portavoce di Palazzo Chigi"
• La replica di Bruno Vespa
• Risposta a Usigrai e M5S

Ruotolo: “Portavoce di Palazzo Chigi”

Il caso Almasri è diventato il “caso Bruno Vespa”, dopo lo sfogo del conduttore di Cinque minuti a difesa del governo Meloni. In puntata era presente Angelo Bonelli, che ha commentato le parole di Vespa con tono preoccupato rispetto a un “altro tassello della deriva del servizio pubblico”.

Per il Pd, la voce critica è quella di Sandro Ruotolo, responsabile informazione nella segreteria nazionale, che accusa Vespa di essere diventato “il portavoce ufficiale di Palazzo Chigi”.

Fonte foto: ANSA

Più lunga la nota del Movimento 5 Stelle, che vede nel caso Vespa l’assenza di equilibrio tra informazione e appoggio a una parte politica. Da qui la proposta: “Si candidi con Fratelli d’Italia. Almeno avremo finalmente chiarezza”.

La replica di Bruno Vespa

Bruno Vespa non ha perso tempo e nel pomeriggio del 31 gennaio ha risposto a diversi attacchi giunti nella giornata. A partire da Ruotolo, a cui chiede di spostare l’attenzione sulle cose sporchissime che fanno governi di ogni colore e latitudine, a Marco Minniti e Nicola Latorre.

“Per conto del Pd si sono occupati al più alto livello della sicurezza nazionale”, ha sottolineato Vespa. E ancora: “Sul generale Almasri i governi Renzi e Gentiloni sanno certamente qualcosa“.

Risposta a Usigrai e M5S

Arriva anche la replica alle accuse del principale sindacato dei giornalisti Rai (Usigrai), al quale Vespa risponde semplicemente: “Posso solo perdonare l’ignoranza”.

Nei confronti del Movimento 5 Stelle, che ha prodotto la nota critica più articolata della giornata, il conduttore ed ex direttore del Tg1 risponde in maniera più approfondita.

“Dovrebbero sapere benissimo che operazioni moralmente discutibili vengono fatte in ogni Stato da governi di ogni colore, per ragioni di sicurezza nazionale“, spiega. Per poi aggiungere che, con tutto il rispetto, “invece che denunciarmi alla vigilanza Rai, chiedano chiarimenti al Copasir“.

Fonte foto: IPA