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Bruno Vespa scettico sulla pace tra Ucraina e Russia: perché secondo lui potrebbe iniziare "una guerra civile"

Bruno Vespa avverte: una pace fra Ucraina e Russia decisa a tavolino e non anche sentita dalla popolazione potrebbe innescare la guerra civile

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Secondo Bruno Vespa la pace in Ucraina, che di fatto è la resa di Zelensky architettata da Stati Uniti e Russia con l’Unione europea tenuta al margine del tavolo delle trattative, potrebbe tradursi nei fatti in una nuova sanguinosa guerra civile. Così ha argomentato il giornalista all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università Link Campus di Roma.

Bruno Vespa e la pace fra Ucraina e Russia

Di fronte a parlamentari, ministri, generali e cardinali, Vespa ha esposto come una pace che esiste solo sulla carta e non anche nei cuori di 38 milioni di ucraini potrebbe tradursi in una nuova guerra.

Prima ancora dell’invasione russa, l’Ucraina aveva sperimentato il conflitto del Donbass, una vera e propria guerra civile fra le forze separatiste della regione orientale e l’esercito governativo.

Bruno Vespa Ucraina RussiaFonte foto: ANSA

Bruno Vespa

Gli ucraini umiliati potrebbero reagire con la violenza

Nel prossimo futuro, una simile lacerazione potrebbe ripresentarsi, ma in versione potenziata dal momento che i territori interessati si sono moltiplicati, rispetto all’iniziale Donbass.

“Le conseguenze di una pace non ben mediata, che non contemperi le ragioni e le esigenze dell’Ucraina sarebbero terribili”, ha avvertito Vespa.

“Sono stato quattro volte in Ucraina e ho imparato a conoscere Volodimir Zelensky: lui è determinato, ma gli ucraini lo sono altrettanto, se non di più. Un paese di 38 milioni di persone che si sono armate fino ai denti, in questi anni”, ha aggiunto.

Il leader può anche essere sostituito, ma gli ucraini “rimangono fortemente animati da un sentimento antirusso diffuso, radicato”. “L’Ucraina non si arrenderà mai, di questo possiamo essere certi”, ha annunciato il giornalista, che ricorda come si stia parlando di “un Paese nel quale anche le ragazze imparano a sparare presto, in cui in ogni casa, in ogni famiglia, è presente almeno un fucile mitragliatore”.

“Il coraggio e l’eroismo dei singoli prescinde dalle trattative”, ha commentato Vespa, dicendosi abbastanza anziano da ricordare la rivoluzione ungherese del 1956 contro i sovietici.

Quale via per la pace in Ucraina

Senza una pace giusta per la parte più debole, che al momento non si intravede, l’opinione pubblica ucraina potrebbe dividersi in due fazioni, una pro Occidente ed una filo-russa, innescando una lacerazione che si allargherebbe a tutta l’Europa.

“La pace vera, nel tempo, – ha concluso Vespa – si costruisce rinunciando a quegli argomenti che con il tempo finirebbero per minarla”.

Bruno Vespa Ucraina Russia Fonte foto: ANSA
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