Brescia, incidente in gara motocross: muore un 16enne. La ricostruzione della dinamica
Un giovane di 16 anni ha perso la vita in un incidente durante una gara regionale di motocross che si è tenuta a Rezzato, in provincia di Brescia
Un ragazzo di 16 anni è morto in seguito a un incidente verificatosi nella mattinata di domenica 2 ottobre, attorno alle ore 12,30, durante una gara di motocross che si è svolta a Rezzato, nella provincia di Brescia.
La dinamica dell’incidente
Secondo la prima ricostruzione dell’incidente riportata dal ‘Corriere della Sera’, la caduta fatale per il 16enne si è registrata poco dopo l’inizio della competizione: immediatamente dopo partenza, all’altezza della prima curva, c’è stata una collisione tra cinque motociclette, tale da causare una perdita di controllo delle due ruote da parte di tutto il gruppo coinvolto. Quattro motociclisti si sono rialzati rapidamente e hanno ripreso a gareggiare mentre uno, il sedicenne, è rimasto a terra esanime. Probabilmente è stato investito.
La ricostruzione dell’incidente è al vaglio delle forze dell’ordine, cui spetta il compito di valutare eventuali responsabilità. Per il momento, l’impianto non è stato posto sotto sequestro.
Una veduta del luogo a Rezzato in cui si è verificato l’incidente che è costato la vita a un ragazzo di 16 anni, durante una gara regionale di motocross.
I soccorsi
La gara di motocross è stata sospesa dopo l’incidente. Sul posto sono state inviate un’ambulanza, un’automedica e l’elicottero del 118.
Il cuore del giovane ha ricominciato a battere grazie all’intervento di un medico, ma le sue condizioni sono apparse fin da subito disperate. Per oltre due ore, in ospedale, parenti e amici hanno sperato in una buona notizia, ma a metà pomeriggio è stato dichiarato il decesso del 16enne.
Chi è la vittima
La vittima, come riferito dal ‘Corriere della Sera’, è Andrea Roberti, omonimo del campione italiano della 125. Residente a Ponte San Marco, una frazione di Calcinato, è il figlio unico di una famiglia molto nota tra Calcinato e Lonato. Studiava all’Itis di Lonato del Garda e aveva rinunciato alle vacanze con gli amici per ottenere il patentino per guidare la moto.