Braccialetto elettronico non funziona, 56 soffocata in un parcheggio a Civitavecchia: fermato l'ex denunciato
Nuovo caso di femminicidio: una donna è stata strangolata a Civitavecchia dall'ex, uno stalker denunciato e con braccialetto elettronico
Un altro caso di femminicidio colpisce: la conta è serrata. Accade a Civitavecchia, in un parcheggio vuoto. L’omicidio di una donna di 56 anni è avvenuto nonostante il braccialetto elettronico indossato dall’ex compagno, stalker denunciato dalla vittima.
Femminicidio a Civitavecchia
Una donna di 56 anni è stata trovata priva di vita intorno alle 2.30 di notte, tra venerdì 18 e sabato 19 ottobre. L’omicidio si è compiuto in un edificio del parcheggio della stazione ferroviaria di Civitavecchia.
La vittima presentava segni di soffocamento e altre lesioni, evidenti indicatori di un’aggressione violenta. Le indagini della polizia hanno rapidamente portato all’identificazione dell’ex compagno della donna, già noto alle autorità per stalking e maltrattamenti.
Femminicidio a Civitavecchia: donna uccisa nella stazione dall’ex, uno stalker denunciato e con braccialetto
La donna aveva sporto denuncia in passato, all’uomo infatti era stato imposto il braccialetto elettronico e l’uso dei telefoni di segnalazione. La vittima, al momento dell’aggressione, non era in possesso dello strumento.
Indagini e arresto
L’ex compagno, di nazionalità romena e senza fissa dimora, era sottoposto a un divieto di avvicinamento e indossava un braccialetto elettronico.
Nonostante queste misure di protezione (che di recente si stanno dimostrando lente e inefficaci), è riuscito a compiere l’omicidio. La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo sulla vicenda, affidato alla pm Martina Frattin.
Attualmente, l’uomo è in stato di fermo e si attende la convalida del suo arresto da parte del gip del tribunale.
Ancora un braccialetto elettronico
Si tratta dell’ennesimo caso di femminicidio (in una lunga serie senza quasi più intervalli di giorni), che riporta l’attenzione sulla questione dell’efficacia del braccialetto elettronico nel garantire la sicurezza delle vittime di violenza domestica.
Nonostante l’ex compagno fosse monitorato, la donna non aveva con sé il cellulare che le avrebbe permesso di lanciare l’allerta al momento dell’aggressione. Anche in caso contrario, come per l’omicidio di Celeste Palmieri, il braccialetto presenta punti deboli fatali.
Si tratta quindi di un caso che solleva interrogativi non scontati sulla protezione fornita alle donne in situazioni di rischio e che mette in luce la necessità di una revisione delle misure di sicurezza, oltre a un maggior supporto alle vittime.